Sclerosi multipla, troppi giovani colpiti a Decimoputzu: una maratona per la ricerca
La famiglia Sabiucciu ha donato il ricavato del memorial su Gianfranco, morto mentre faceva joggingTanti i ragazzi di Decimoputzu che hanno la sclerosi multipla: una decina di giovani, tutti sotto i quarant'anni.
Un fenomeno che non trova spiegazione. Per aiutare tutti i malati, la famiglia dell'ex sindaco Gianfranco Sabiucciu (morto l'8 febbraio in seguito a un malore mentre faceva jogging in centro), ha deciso di devolvere il ricavato del memorial in suo ricordo alla ricerca sulla sclerosi multipla, appunto, e sulla Sla. Ieri mattina i figli Emanuele e Letizia, assieme a una delegazione di ragazzi, hanno consegnato all'ospedale "Binaghi" di Cagliari oltre seimila euro: sono le donazioni arrivate durante l'iniziativa dell'11 novembre.
Era una maratona (la passione del padre) alla quale hanno partecipato duemila persone legate a "Gianni" Sabiucciu. Ai fondi per la ricerca, si aggiungono due defibrillatori regalati dalla famiglia alle società sportive del paese.
"La giornata è stata importante - commenta Emanuele Sabiucciu - abbiamo fatto una lunga chiacchierata con infermieri e vertici dell'ospedale, la donazione è stata fatta alla onlus del Binaghi. L'idea è nata perché troppi giovani amici hanno la sclerosi multipla e sostenere la ricerca è il modo migliore per aiutarli". L'obiettivo è racimolare il doppio della cifra il prossimo anno, magari per aiutare i disabili: "Ad ogni edizione del memorial, vorremmo dedicare il ricavato a persone in difficoltà. Sono convinto che papà sia felice di questo: lui ha dedicato la vita ad aiutare il prossimo e sarà nei sorrisi di tutti i ragazzi che avremo aiutato".
Tra i presenti al Binaghi c'era Marta Piga, 39 anni, che lotta contro la sclerosi multipla da nove: "È come combattere con una bestia che hai dentro. Ho iniziato perdendo la vista, poi la funzionalità della parte destra del corpo: sono sempre stanca e dolorante e non ci è riconosciuto alcun aiuto economico. Ci sentiamo abbandonati. Non esistono farmaci, ma solo terapie. Dieci anni fa, quando sono apparsi i primi sintomi, erano pochi i giovani come me ed ora siamo in troppi: a maggio pure a mio fratello, Tiziano (44 anni), è stata diagnosticata la sclerosi".
Marta Piga ringrazia Letizia, Emanuele e Anna (la moglie di Gianni Sabiucciu), che hanno dato un contributo alla ricerca e una speranza ai malati. La stessa Piga cerca una risposta ai tanti casi di sclerosi a Decimoputzu: "La scienza per ora ha solo fornito teorie e lo stesso posso fare io: senza certezze, mi viene da pensare che le cause siano gli alimenti contaminati e l'aria che respiriamo".