La stagione è quella a rischio. Nel periodo invernale, tra i tanti invisibili nemici che circolano nell'ambiente, ce n'è uno da non sottovalutare assolutamente se ci sono bambini piccoli a casa. Si chiama rotavirus ed è temibile soprattutto per i bimbi molto piccoli. Provoca mal di pancia e gastroenteriti con diarrea, vomito e scarsa alimentazione, sintomi capaci di mettere i piccoli a rischio di disidratazione e quindi di ricovero in ospedale. Per fortuna, proteggerli è possibile. Esiste infatti la possibilità di preservare i bebè dall'infezione con la vaccinazione.

INCONTRO ALL'UNIONE SARDA - A ricordarlo sono gli esperti che domani, martedì 7 novembre, alle 17 incontreranno il pubblico nella sede de L'Unione Sarda (Piazza Unione Sarda) a Cagliari in occasione dell'incontro "Proteggere i più piccoli dalle infezioni: la prevenzione vaccinale e le difese contro il rotavirus" realizzato con il supporto non condizionante di Gsk. Risponderanno alle domande dei partecipanti Gabriele Mereu, presidente per la Sardegna della Società Italiana di Igiene, Giuseppe Masnata, presidente della Sip (Società Italiana di Pediatria - Sezione Sardegna) e Giorgio Pusceddu, referente vaccini della Federazione italiana Medici Pediatri - Fimp per la Sardegna. Ragionando in termini di vaccini, a detta degli esperti, non si deve fare l'errore di considerare importanti per i bambini solamente quelli resi "obbligatori" dalla legge recente, perché anche i "raccomandati" sono importanti.

VACCINO - L'esempio della prevenzione dell'infezione da rotavirus è emblematico in questo senso. "Il picco di incidenza stagionale dell'infezione è nel periodo invernale tra novembre e marzo: vengono colpiti in Italia oltre 400.000 bambini al di sotto dei 5 anni, con 320.000 casi gestiti e 10.000 ricoveri, oltre a un gran numero di visite - spiega Masnata. Parlando in cifre, la gastroenterite da rotavirus è responsabile del 17-69 per cento circa delle ospedalizzazioni per gastroenterite acuta, dell'84 per cento dei ricoveri per gastroenterite virale, del 61 per cento degli accessi in Pronto soccorso e del 33 per cento delle visite dal pediatra o dal medico di medicina generale".

Insomma, il virus, che ha un periodo d'incubazione medio di due giorni, rappresenta un nemico da non sottovalutare. Se i bimbi più grandi possono infatti superare senza particolari problemi l'infezione, per un piccolo di pochi mesi la perdita di liquidi e sali minerali con la diarrea profusa - che spesso si associa a vomito - può diventare un serio problema di salute. Per questo gli esperti segnalano l'importanza della vaccinazione come strumento di difesa nei bimbi molto piccoli.

"Il vaccino è l'arma più efficace per la prevenzione delle infezioni da rotavirus - commenta Mereu. Si tratta di un vaccino a virus vivi e attenuati che va somministrato a decorrere dalla sesta fino alla ventiquattresima settimana e non oltre la trentaduesima. Per praticità il vaccino, per via orale, viene somministrato in associazione al vaccino esavalente ed antipneumococco. In Sardegna la vaccinazione in forma attiva e gratuita è prevista secondo il recepimento del "Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2018" a decorrere dal gennaio 2018 e si prevede per il prossimo anno il raggiungimento di una copertura del 60 per cento, per poi arrivare al 75 per cento nel 2019 ed al 95 per cento dal 2020 in poi".

PEDIATRA - Ovviamente, il pediatra deve essere il punto di riferimento per i genitori: "Chiedete sempre un consiglio e le indicazioni necessarie sul percorso di vaccinazione per il bimbo, anche e soprattutto per non perdere questa importante opportunità di prevenzione", dicono gli esperti.
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