Quanto è importante la dieta nel morbo di Crohn?
I consigli del nutrizionista e ricercatore Pietro SenettePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quanto è importante la dieta nel morbo di Crohn?
Il nutrizionista Pietro Senette spiega come la nostra dieta possa influire in modo decisivo su questa patologia:
«La malattia di Crohn è una patologia cronica dell’intestino che provoca infiammazione, con fasi di riacutizzazione alternate a periodi di remissione. Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che la dieta occidentale, ricca di grassi, zuccheri e alimenti industriali, può alterare il sistema immunitario e favorire l’insorgenza della malattia. Al contrario, nei Paesi a vocazione rurale, dove si consumano ancora cibi freschi e poco lavorati, il Crohn risulta molto meno diffuso. In questo contesto, la dieta non deve essere considerata una “terapia alternativa”, bensì un pilastro fondamentale e integrato nella gestione complessiva del paziente. Il sistema digerente, già compromesso dall’infiammazione cronica, è infatti strettamente influenzato da ciò che introduciamo con l’alimentazione. Un regime nutrizionale mirato può contribuire a ridurre l’infiammazione, alleviare i sintomi intestinali, prevenire le carenze nutrizionali e rafforzare il microbiota, elemento chiave per la salute globale. Per questo la dieta, da corretta abitudine quotidiana, diventa a pieno titolo una vera e propria terapia non farmacologica indispensabile!».