È di 35 pazienti operati in due mesi il primo bilancio dell'attività del nuovo reparto di Chirurgia bariatrica del Policlinico Sassarese. Diretto dal professor Roberto Moroni, il reparto è operativo da marzo e ha già preso in carico 70 persone. 

Si tratta di una novità importante per l’Isola, dove l'obesità riguarda oltre 100mila persone.

PERCORSO DI GUARIGIONE – "Diamo una risposta concreta a quei pazienti che prima dovevano andare fuori dalla Sardegna per interventi di chirurgia bariatrica e metabolica", spiega Moroni. "Oltre all'attività chirurgica, offriamo una presa in carico globale e un percorso dedicato, diagnostico-terapeutico e assistenziale - prosegue - gestito con professionisti dell'area chirurgica, psico-comportamentale, nutrizionale ed endocrinologica e con il case manager".

La chirurgia bariatrica interessa i casi di obesità grave. "Spesso l'intervento chirurgico è l'unica soluzione per una guarigione duratura, ma il paziente va seguito e sostenuto con una presa in carico che dura tutta la vita", prosegue il direttore. "Non bisogna abbassare la guardia sulle conseguenze dell'obesità e intervenire quanto prima, perché favorisce l'insorgenza di malattie cardiocircolatorie, osteo-articolari, del diabete mellito di tipo 2, dell'insufficienza respiratoria e di patologie tumorali", aggiunge.

"La chirurgia bariatrica permette di risolvere o migliorare molti problemi - spiega ancora - per esempio, il diabete mellito di tipo 2 può andare in remissione totale o parziale in un'alta percentuale di casi".

Con l'intervento, in particolare, si riduce l'assunzione di cibo tramite la diminuzione della capacità gastrica, dell'assorbimento di sostanze nutritive o la combinazione dei due meccanismi.

TECNICHE E DEGENZA – In oltre il 90% dei casi si pratica la tecnica laparoscopica, meno invasiva, con piccoli fori nell'addome attraverso cui si inseriscono gli strumenti e una minuscola videocamera. In alcuni casi si usa la tecnica chirurgica tradizionale, con incisione dell'addome. La degenza dura normalmente da 2 a 3 giorni. Il primo controllo avviene dopo un mese, quelli successivi a tre, sei e dodici mesi fino alla visita con cadenza annuale. 

(Unioneonline/v.l.)

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