C’è anche il sovrappeso tra le conseguenze della pandemia da Covid. Costretti a casa e impossibilitati a praticare sport per limitare il rischio contagi nella fase più drammatica dell’emergenza sanitaria mondale, in tanti si sono portati dietro un fardello di chili in più con cui ancor oggi si deve fare i conti.

Marcello Prost, nutrizionista cagliaritano di 40 anni, propone ai pazienti la dieta mediterranea e soprattutto è convinto che il segreto per stare in forma sia una corretta alimentazione come stile di vita, tutti i giorni dell’anno, non soltanto quando ci si avvicina alla prova costume o quando all’inizio dell’anno ci si convince di cambiare vita, regime alimentare compreso. «Una dieta completa ed equilibrata e il movimento, possibilmente la pratica di uno sport compatibile con le proprie condizioni fisiche, portano a un miglioramento della propria condizione di vita».

No quindi alle diete troppo rigide o che non prevedono una serie di alimenti?

«Il piano alimentare ideale è quello che deve coinvolgere tutta la famiglia in uno stile di vita che vuol dire salute. Il primo errore che si tende a commettere, per esempio, è quello di saltare la colazione o di concedersi solo un caffè: occorre mangiare il giusto e spesso nell’arco della giornata, cominciando da una buona colazione, proseguendo con merende a mezza mattina e a metà pomeriggio, oltre al pranzo e alla cena. Non si deve restare più di tre ore senza mangiare, il giusto ovviamente».

Cibi proibiti?

«Tendenzialmente nessuno. Fondamentale è la ripetizione di certi alimenti e la loro quantità. Il regime alimentare ideale deve essere imperniato su proteine, carboidrati e grassi da assumere praticamente a ogni pasto. La base che io suggerisco ai pazienti è la dieta mediterranea, la più equilibrata e completa. Sicuramente occorre limitare al massimo dolci e alcolici, ma questo è suggerimento che vale sempre anche per chi non deve perdere peso e che è sinonimo di vita salutare».

Come organizzare la dieta mediterranea?

«Ogni persona ha determinate esigenze, determinati consumi calorici che dipendono da tanti fattori come età, lavoro, fabbisogno calorico, pratica sportiva e così via. In linea generale la base di una alimentazione corretta è imperniata sul consumo di frutta, verdura, pasta, pane e riso. Togliere i carboidrati per perdere peso, per esempio, è un grave errore, così come i regimi alimentari troppi rigidi: il corpo va in protezione e non consuma più calorie, quindi non si perde peso. Occorre seguire un piano alimentare corretto studiato da un professionista».

La pizza?

«Anche la pizza, nell’arco di una settimana, si può contemplare in un regime alimentare, non è un tabù. Ovviamente considerando il sale, il lievito e la farina presenti, consiglio di non pesarsi il giorno dopo: saliamo sulla bilancia solo una volta alla settimana per vedere se alla fine le calorie assunte con il cibo sono inferiori a quelle spese durante le giornate».

Altri consigli utili?

«Bere acqua. Almeno un libro e mezzo per le donne, due per gli uomini. E fare attività fisica. Basta evitare di prendere l’ascensore e preferire le scale, oppure parcheggiare la macchina un po’ più lontano dal posto di lavoro o da casa. L’ideale sarebbe praticare sport almeno un’ora al giorno, ma se non è possibile, anche questi stratagemmi posso migliorare la qualità della vita, il fine ultimo di ogni regime alimentare».

I risultati?

«Arrivano, con pazienza e impegno. Ed è un’altra vita: con una corretta alimentazione spariscono i bruciori di stomaco, i gonfiori addominali, si riposa meglio, si russa meno: arrivare al peso ideale non è un miraggio, ma è un obiettivo alla portata di tutti. E seguire uno stile di vita sano non vuol dire avere delle restrizioni ma prendere a tavola delle scelte consapevoli».

Paolo Carta

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