Un utilizzo controllato, sicuro e consapevole degli strumenti digitali può aiutare i bambini a sviluppare la coordinazione visuo-motoria e a stimolare la creatività e la capacità di problem-solving. Ma non prima dei 9 anni, con moderazione ed evitando l'utilizzo dei social network: fino a quell'età, infatti, è fondamentale non privarli delle interazioni dirette con i genitori, i coetanei e il mondo che li circonda, indispensabili per un sano sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale.

Sono le raccomandazioni della Guida "Bambini e adolescenti in un mondo digitale", realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) e presentata in occasione del XVII Congresso Nazionale della Fimp "Ed io avrò cura di te. Il tuo Pediatra un approdo sicuro" in programma nei giorni scorsi a Giardini Naxos.

Durante i lavori congressuali, grande rilievo è stato dato al corretto utilizzo delle tecnologie digitali. Al centro del programma anche le sfide educative per la famiglia del terzo millennio e il delicato tema della prevenzione e del contrasto di maltrattamento e abuso sui minori.

Sessioni specifiche hanno riguardato, inoltre, le vaccinazioni in età pediatrica e, più in generale, il ruolo del Pediatra di Famiglia nelle attività di prevenzione, cura e assistenza globale nell'infanzia e nell'adolescenza.

LE RACCOMANDAZIONI – Secondo la guida, prima dei 3 anni il bambino ha l'esigenza di costruire i suoi riferimenti spazio-temporali, pertanto è opportuno evitare il più possibile l'utilizzo degli schermi; dai 3 ai 6 anni il bambino ha bisogno di scoprire tutte le sue possibilità sensoriali e manuali, dunque va incoraggiato il gioco con i coetanei, evitando smartphone o tablet personali; dai 6 ai 9 anni è l'età in cui si scoprono le regole del gioco sociale, pertanto è consigliabile disincentivare l'uso di internet; infine, dai 9 ai 12 anni, cioè l'età in cui il ragazzo inizia a rendersi autonomo dai riferimenti familiari, il web può rappresentare un valido strumento per esplorare nuovi contenuti adatti però all’età, sotto l'occhio attento dei genitori, e il suggerimento è di evitare la partecipazione diretta ai social network.

«Se è vero che i nuovi media, in particolare i social, sono ormai entrati a far parte delle vite dei nostri ragazzi - spiega Antonio D'Avino, presidente nazionale Fimp - è necessario disincentivarne l'uso indiscriminato: i genitori ci chiedono più supporto in questo ambito e noi Pediatri di Famiglia siamo pronti a offrire le nostre conoscenze per guidarli e orientarli al meglio».

(Unioneonline/v.l.)

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