Oristano, prevenire e riconoscere l’ictus: grande partecipazione alla giornata di sensibilizzazione
L’iniziativa in occasione del World Stroke DayPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Già dalle prime ore del mattino decine di persone si sono messe in fila per ricevere informazioni dal personale sanitario sulla patologia e sottoporsi al controllo di glicemia, pressione e saturazione effettuato dai volontari della Croce Rossa, parametri importanti per tenere sotto controllo la propria salute. E’ stata un successo l’iniziativa di piazza promossa da Asl 5 Oristano, Areus e Croce Rossa Italiana per sensibilizzare la popolazione all’importanza della prevenzione e del riconoscimento tempestivo dell’ictus, in occasione dello World Stroke Day.
«L’ictus è una delle patologie tempo-dipendenti – ha affermato Federico Argiolas – Chiamare tempestivamente i soccorsi quando si avvertono i primi sintomi dell’ictus è fondamentale, perché solo così si riducono i danni ed è più rapido il recupero, ma più importante ancora è evitare che l’evento si verifichi e questo avviene attraverso stili di vita sani, come una alimentazione corretta ed equilibrata, un’attività fisica costante, evitare il fumo».
Coinvolta nell’evento anche Areus: «Laddove il fattore tempo è decisivo per salvare una vita o una funzione vitale, Areus non può non essere presente, in quanto l’emergenza-urgenza è la sua missione principale» ha affermato il direttore sanitario Stefano Sau, che ha anche fornito i dati dell’attività Areus sull’ictus. Le centrali operative di Cagliari e Sassari da gennaio a oggi hanno rilevato un numero di soggetti colpiti da ictus di 30-40 casi mensili: sono stati 350 i casi di ictus presi in carico dalla centrale operativa di Cagliari e 395 quelli gestiti dalla centrale operativa di Sassari. Il trasporto in ospedale è stato eseguito per la gran parte dai mezzi di soccorso avanzato mentre oltre 70 sono stati i pazienti trasportati con l’elisoccorso. Fondamentale è stato anche il contributo dei volontari del Comitato provinciale della Croce Rossa italiana, che oltre all’allestimento del gazebo, hanno effettuato i controlli di glicemia, pressione e saturazione sulla popolazione. «Siamo qui perché la prevenzione deve arrivare prima ancora della chiamata dell’ambulanza – ha osservato il presidente del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana Fabrizio Piras – e perché il nostro compito è servire la comunità».
