Nonostante da più parti fosse stata celebrata la fine della pandemia Covid-19, dalle prime settimane di dicembre 2022 numerose nazioni stanno vivendo momenti di autentica fibrillazione a seguito dell'evoluzione epidemiologica in Cina. La politica di Xi-Jinping, denominata Strategia dinamica Zero Covid, è stata radicalmente trasformata. Da marzo 2020, dopo il controllo dell'epidemia di Wuhan, sono stati ordinati imponenti lockdown, tracciamenti digitali dei contatti di casi con infezione, quarantene ed isolamenti forzati, che hanno coinvolto intere città a seguito di piccoli focolai di positività, frequentemente imputabili a casi di importazione.

Allarme varianti

La diffusione globale delle varianti virali di Omicron, caratterizzate da elevata contagiosità e capacità di evadere le difese del sistema immunitario, ha condotto a numerose ondate epidemiche che, dai primi mesi del 2022, hanno creato grandi difficoltà organizzative in Cina non soltanto nella implementazione della strategia Zero Covid, ma anche nell'erogazione dell'assistenza sanitaria, nelle dinamiche economiche e sociali, con evidenti ripercussioni sull'economia mondiale.

Strategia d'attacco

L'elevata trasmissibilità della variante Omicron ha condotto a massivi e persistenti lockdown, con paralisi operativa delle città cinesi, scatenando manifestazioni sociali di protesta sempre più difficili da contenere per le autorità cinesi. Il giorno 11 novembre il comitato centrale del partito comunista cinese ha elaborato "20 Misure" al fine di ottimizzare la gestione dell'epidemia Covid-19; tali interventi mirano a ridurre gli oneri di controllo dei movimenti internazionali per via aerea (durata della quarantena ridotta, al pari del numero di test molecolari all'ingresso) e dei controlli domestici (annullamento del tracciamento dei contatti secondari e di test molecolari di interi distretti; limitato lockdown a singoli edifici o strutture residenziali, divieto di atteggiamenti attendisti in occasione di emergenza di casi di positività e di controlli arbitrari), a migliorare il sistema di assistenza sanitaria (maggiore distribuzione di vaccini e farmaci anti-virali, in particolare ai soggetti vulnerabili che dovranno essere identificati) e di educazione sanitaria nelle scuole.

Norme rigidissime

Il 7 dicembre sono state definite ulteriori "10 Misure" focalizzate sulle misure sanitarie e di screening negli spostamenti domestici per l'ingresso nelle strutture pubbliche, con mantenimento di controlli severi per ospedali, scuole, e strutture per lungo-degenza. Inoltre, i soggetti con forme di infezione asintomatica o malattia lieve possono scegliere l'isolamento domiciliare.

Il ruolo dei vaccini

La ridotta circolazione delle varianti virali in Cina durante questi anni di pandemia e la distribuzione di vaccini ad efficacia non ottimale (vaccini inattivati o a subunità ricombinanti o ricombinanti a vettore adenovirale) ha determinato differenze sostanziali tra i contesti geografici internazionali e lo Stato guidato da Xi-Jinping: scarsa immunità naturale indotta dall'infezione e debole difesa immunitaria indotta dai vaccini di produzione cinese. Sebbene – secondo i dati raccolti sinora – in una fase iniziale sia stato vaccinato più del 90% della popolazione con un ciclo primario, non è stata perseguita la politica vaccinale dei booster, ovvero delle dosi di rinforzo da somministrare a chi ha già ricevuto il ciclo primario di due dosi.

La situazione nel nostro Paese

In Italia ed in altri Stati ad alto reddito si è indicata inizialmente una terza dose di vaccino, fino ad una quinta dose vaccinale in categorie e gruppi di popolazione a rischio di complicanze severe dell'infezione e della malattia. In Cina, secondo la rivista scientifica internazionale Science, al 18 aprile 2022 solo il 54% dei vaccinati aveva ricevuto una dose vaccinale di rinforzo. Il basso livello (a efficacia limitata) di copertura vaccinale nella popolazione cinese, associato alla dinamica di indebolimento immunitario riscontrabile nei vaccinati dopo 4 mesi dalla somministrazione dell'ultima dose vaccinale, alla capacità di evasione immunitaria delle varianti virali di Omicron crea i presupposti di una epidemia nell'epidemia, con una popolazione suscettibile a rischio di gravi conseguenze cliniche.

La globalizzazione

Le dinamiche epidemiologiche cinesi, tuttavia, possono avere rilevanti implicazioni globali: l'elevata circolazione virale può favorire l'emergenza di varianti virali caratterizzate da elevata contagiosità e severità clinica; inoltre, l'impatto sanitario sulla popolazione cinese può creare una paralisi economico-finanziaria capace di destabilizzare i mercati internazionali. Come già evidenziato nelle diverse fasi della pandemia, il legame bidirezionale assistenza sanitaria ed economia non va sottovalutato; il carico eccessivo sul sistema sanitario può causare una paralisi economica legata al venir meno della forza lavoro, con conseguente blocco del sistema di finanziamento dei servizi sanitari.

Un piano generale

Questa potenziale crisi internazionale non può richiedere interventi nazionali sporadici e non coordinati globalmente. L'esecuzione di controlli di positività a SARS-CoV-2 per i viaggiatori aerei provenienti dalla Cina, richiesti da alcune nazioni, può avere valenza relativa e poco impattante sull'evoluzione epidemiologica mondiale. È necessaria una strategia di salute globale che implichi una sorveglianza virologica continuativa in ambito internazionale, un miglioramento delle coperture vaccinali con i vaccini bivalenti di provata efficacia e sicurezza, una aderenza alle misure di prevenzione e controllo (dispositivi di protezione delle vie aeree, lavaggio delle mani, ventilazione degli ambienti, distanziamento sociale), supporto sanitario internazionale alla Cina con invio di personale sanitario, vaccini, ed antivirali (associato alla interruzione dello stigma nei confronti della popolazione cinese che condurrebbe a rilevanti effetti collaterali). Le lezioni della pandemia Covid-19 sono recenti; risulterebbe drammatico per tutti dimenticare l'importanza di un approccio globale, coordinato, multiforme, e multilaterale.

Giovanni Sotgiu

© Riproduzione riservata