La postura rappresenta la posizione assunta dalle varie parti del corpo le une rispetto alle altre e rispetto all’ambiente circostante, oltre che rispetto al sistema di riferimento del campo gravitazionale. Questa è la definizione che il ministero della Salute offre rispetto al termine “postura”. E aggiunge che quella in equilibrio ideale - la postura standard - consente la massima efficacia del gesto in assenza di dolore e nella massima economia energetica: tutte le forze che agiscono sul corpo sono bilanciate e, dunque, questo resta in posizione di equilibrio statico (restando fermo) o dinamico.

La testa è eretta in posizione ben equilibrata con la parte posteriore parallela al pavimento e lo sguardo parallelo all’orizzonte, in modo che la tensione a carico del collo sia minima; la colonna vertebrale presenta curve fisiologiche e le ossa degli arti inferiori sono allineate in modo da garantire il sostegno ideale al peso; infine, il torace e la regione dorsale sono posizionati per consentire la respirazione ottimale, mentre il bacino ben posizionato garantisce il buon allineamento dell’addome, del tronco e degli arti inferiori. Quando una o più di queste condizioni viene meno, l’individuo assume una postura scorretta.

Le conseguenze

Tra le cause principali dell’assunzione di una postura non corretta c’è senz’altro il lavoro d’ufficio. Stare infatti diverse ore davanti al computer, seduti dietro a una scrivania muovendo il mouse, agevola cattive abitudini posturali che sfociano in diverse conseguenze e patologie. Le quali, in entrambi i casi, sono introdotte da una serie di sintomi che riguardano diverse parti del corpo. A livello dell’area cervicale e della testa, per esempio, possono presentarsi: cefalea; emicrania; vertigini; dolori al nervo trigemino; pressione ai bulbi oculari; prurito alle orecchie ed episodi di acufene; diplopia, cioè la percezione di due immagini di un unico oggetto causata da una messa a fuoco errata riconducibile a un’irritazione degli occhi e a una loro sovraesposizione alla luce dello schermo del computer. Va precisato che, in questo contesto, gli occhi arrossati e irritati sono indice di affaticamento causato da una sovraesposizione al pc e da una scorretta valutazione tra la distanza della seduta e lo schermo; è quindi opportuno non solo essere adeguatamente lontani dal computer, ma praticare lavaggi oculari (o applicare salviette oftalmiche lenitive), utilizzare il collirio ed evitare l’uso prolungato delle lenti a contatto prediligendo (o quantomeno alternando) l’uso degli occhiali. Viceversa, si può andare incontro a un calo della vista.

A livello degli arti superiori, tra i sintomi che possono manifestarsi a seguito di una postura non corretta vi sono la sindrome del tunnel carpale (mani fredde o insensibili, formicolio alle estremità delle dita, dolore al polso); il mal di testa e l’emicrania; il dolore al collo e alla spalla; l’epicondilite, nota anche come ‘gomito del tennista’ e che riguarda un’infiammazione della regione esterna appunto del gomito (il dolore può irradiarsi fino all’avambraccio e al braccio).

Per quanto riguarda la colonna vertebrale, una cattiva postura causa torcicollo, sciatalgia, lombalgia, dorsalgia, parestesia - cioè alterata percezione della sensibilità ai diversi stimoli sensitivi (termici, tattili, vibratori) - degli arti e difficoltà a deambulare, in quanto la morfologia della colonna risulta essere compromessa. In questo caso, le conseguenze sono un aumento sia della lordosi cervicale sia della cifosi dorsale, contrapposte a una riduzione della lordosi lombare. Infine, una postura scorretta può provocare disturbi di respirazione e alterazione del muscolo diaframmatico, problematiche di tipo urologico e ginecologico (a causa del bacino posizionato in maniera non ‘neutra’), dolori dentali, labiritintite e problematiche circolatorie come edemi (gonfiori che compaiono in una zona del corpo a causa dell’accumulo di liquidi che si verifica nello spazio libero presente tra le cellule, al di fuori dei vasi), senso di stanchezza agli arti inferiori e flebiti, cioè infiammazioni a carico delle vene.

Sintetizzando, si può affermare che una postura non corretta altera il meccanismo di equilibrio del corpo e provoca sollecitazioni o tensioni ai muscoli e alla colonna vertebrale.

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"Stai seduto bene!" è la regola principe. Avere zaini leggeri e più ergonomici aiuta fin da piccoli

Assumere una postura scorretta da seduti è una cattiva abitudine che non riguarda solamente gli adulti, ma anche i bambini e gli adolescenti. Essi infatti trascorrono molte ore al giorno seduti ai banchi di scuola e davanti alla televisione (o ai dispositivi mobili), conducendo una vita pressoché sedentaria. Questo stile di vita spiana di fatto la strada a dolori e patologie che si possono manifestare già durante l'età dello sviluppo. La nota positiva, tuttavia, è che proprio dall'infanzia è possibile prevenire questi disturbi, prestando attenzione a mantenere una posizione corretta sia in piedi sia da seduti. A questo aspetto si deve affiancare l'attività fisica regolare: secondo il parere dei medici e degli esperti, in questa fascia d'età deve essere praticata per un'ora al giorno, fosse anche solo sotto forma di corsa nel parco giochi vicino casa o scuola

Buone prassi fin da piccolissimi

Tra le problematiche più ricorrenti - ma al tempo stesso anche meno evidenti durante l'età evolutiva - ci sono i dolori alle articolazioni, nello specifico alla schiena, ai piedi e alle ginocchia; questi ultimi vengono erroneamente associati ai dolori della crescita. In età infantile, i disturbi posturali più frequenti sono i cosiddetti "vizi di portamento", cioè degli atteggiamenti errati e prolungati nel tempo, assunti fin dalla tenerissima età. Durante la preadolescenza e l'adolescenza, invece, possono sopraggiungere alcune patologie della colonna vertebrale come la scoliosi idiopatica (cioè una deviazione laterale della colonna con rotazione sul proprio asse) che di norma è asintomatica, la cifosi (curvatura della parte alta della colonna vertebrale) e la lombalgia, ovvero il comune mal di schiena.

Il vademecum

Come già evidenziato, una corretta postura del bambino di oggi eviterà, in linea di massima, errori posturali nell'adulto di domani. A suffragare questa tesi anche il ministero della Salute, che ha stilato un vademecum per difendere la schiena dei più piccoli. La prima regola riguarda la postura da seduti, che genitori e insegnanti devono far rispettare: il bambino deve mantenere la schiena ben dritta e utilizzare sedia e banco proporzionati alla sua altezza.

La schiena va mantenuta dritta anche guardando la televisione, giocando ai videogiochi o utilizzando tablet e cellulare. In secondo luogo, il peso degli zaini non deve superare il 10% del peso corporeo dell'alunno e devono essere scelti modelli con bretelle imbottite e di sostegno, rinforzo dello schienale e cintura addominale. A tal proposito, inoltre, è opportuno che il peso sia equamente distribuito e che il bambino non indossi lo zaino utilizzando un unico spallaccio. La regola generale - e qui la scuola gioca un ruolo fondamentale - è che il corredo scolastico non deve risultare troppo pesante (nemmeno per i trolley con le rotelle che vanno trascinati); inoltre, sarebbe significativo che gli istituti scolastici si dotassero di armadietti dove gli alunni e gli studenti possono riporre materiale e libri evitando di trasportarli più volte avanti e indietro. Fare del movimento, infine, previene l'insorgere di disturbi e patologie posturali. Se tempi e distanze lo consentono, scegliere di andare a scuola (e tornare a casa) a piedi o in bicicletta, evitando l'auto; incentivare i bambini a giocare e correre sia durante l'intervallo sia all'uscita da scuola, oltre a permettere loro di praticare attività fisica con costanza e regolarità.

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Buone pratiche, la posizione ideale dietro la scrivania

Sedersi non correttamente espone il corpo a una serie di rischi e compromissioni per cervicale, schiena, occhi, busto e arti. Ecco allora alcuni consigli utili per adottare una postura corretta stando seduti alla scrivania del proprio ufficio.

Gli strumenti adeguati al lavoro

La scelta della sedia e la sua ergonomia hanno un'incidenza sulla posizione che si assume. In linea generale, da seduti bisogna mantenere la schiena dritta, le gambe devono essere piegate e le cosce devono mantenere una posizione orizzontale, andando a creare un angolo retto. Lo schermo del computer deve essere collocato a una distanza compresa tra i 50 e i 70 centimetri, in modo da evitare inclinazioni sbagliate del collo e delle spalle; va inoltre - tutte le volte che è possibile - applicata la regola del '20-20-20': bisogna cioè distogliere lo sguardo dal monitor ogni venti minuti, alzandosi dalla scrivania e fissando per almeno venti secondi un punto fisso e distante almeno venti metri. Il mouse inoltre deve essere spostato mantenendo gli avambracci ben appoggiati alla scrivania, in modo che non siano in tensione ma rilassati. I piedi devono essere appoggiati al suolo (in alternativa, è utile dotarsi di un poggiapiedi) e le gambe non devono essere accavallate, in modo da favorire la circolazione venosa. Ogni due ore occorre fare una pausa, alzandosi dalla propria postazione di lavoro e facendo dei semplici esercizi di stretching per allungare la muscolatura e allentare la tensione.

I medici, infine, consigliano a chi svolge un'attività professionale prevalentemente sedentaria, di sottoporsi in maniera periodica a un esame posturale; in caso di problemi riscontrati, sarà utile affidarsi alle cure di un fisioterapista esperto in terapia manuale e rieducazione posturale che, grazie a una serie di esercizi sarà in grado di eliminare gli stress che la cattiva postura ha causato alle articolazioni.

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