Ictus e infarto posso colpire all'improvviso, spesso senza alcun sintomo. Eppure fattori quali alimentazione scorretta, fumo, diabete, sedentarietà e stress, solo per citarne alcuni, possono essere decisivi nel favorire, a breve o lungo termine, l'insorgenza dell’attacco.

Predire se e quando un individuo può essere colpito non è certo possibile, ma una speciale app, Riskometer, che ha il patrocinio della World Stroke Organization, è oggi in grado di stimare il rischio di un individuo di avere un ictus o un infarto nell'arco di 5 o 10 anni.

La app, disponibile per Apple e Android e di cui esiste una versione anche in italiano, registra le attività di una persona ed eventuali cambiamenti nelle sue abitudini e nello stato di salute nell'arco di 12 mesi. Le informazioni da inserire sono numerose, e vanno dall'eventuale presenza di malattie in famiglia a precedenti traumi, dalle abitudini alimentari all'attività fisica svolta.

Quindi, il verdetto: due valori numerici percentuali (da 0 a 100) che rappresentano il rischio assoluto di un individuo di avere un infarto o in ictus nell'arco di 5 e 10 anni e un'altra percentuale che indica il rischio relativo rispetto a un individuo della stessa età e sesso che non presenta gli stessi fattori di rischio.

Il risultato è molto rigoroso, e basato su evidenze scientifiche e linee guida riconosciute.

Fra gli aspetti più importanti della app anche le indicazioni su come riconoscere i sintomi e come comportarsi in caso di attacchi: chiamare tempestivamente i soccorsi, infatti, può essere decisivo per salvare la vita o scongiurare una grave invalidità.

(Unioneonline/v.l.)
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