I gelati fanno male?

Il gelato può essere considerato un dolce peccato veniale, occasionale, veloce e piacevole. Sul piano nutrizionale, è corretto dichiararlo subito, il suo valore dipende dalla qualità nutrizionale degli ingredienti usati. Mangiare un gelato artigianale è altra cosa rispetto ad uno industriale. Questi ultimi sono in genere più ricchi di zuccheri e di grassi idrogenati, aromi e coloranti artificiali che andrebbero perlopiù evitati.

Al contrario il gelato artigianale composto anche da latte e uova fresche può diventare nelle calde e assolate giornate primaverili ed estive un vero e proprio fast lunch. Se si è a dieta, è meglio scegliere il gelato alla frutta piuttosto che alla crema, ma in linea di massima 2-3 palline e un cono o 2-3 cialde è una porzione media che va bene per tutti.

Il gelato è inoltre un pasto molto versatile, può infatti essere un alimento appetibile anche in caso di intolleranze. Chi ha problemi con il lattosio, le proteine del latte o addirittura il glutine, può scegliere un gelato preparato con latte vegetale, di soia, riso, avena o mandorle.

Non bisogna comunque mai dimenticare che il gelato in quanto alimento “edonistico”, cioè capace di regalare un grande piacere al palato, come tutti gli alimenti facenti parte della categoria va attentamente porzionato per evitare facili scorpacciate!

Dottor Pietro Senette – Nutrizionista

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