Un approfondimento sugli eventi traumatici e sulle importanti conseguenze, quali ansia e depressione, in adulti, giovani e bambini, è al centro di un corso che si svolgerà lunedì 13 dicembre in videoconferenza dal titolo "Vittimologia. Aspetti clinici e psichiatrico-forensi".

L’appuntamento, organizzato dall'Unità di vittimologia e prevenzione della violenza della Clinica psichiatrica dell'Aou di Sassari, in collaborazione con l'Ats Sardegna e l'Università di Sassari, è aperto, previa prenotazione, a medici specialisti in psichiatria, in neurospichiatria infantile, in psicoterapia e in medicina generale, psicologi, assistenti sociali e avvocati oltre che a studenti universitari di tutte le discipline.

Secondo recenti ricerche epidemiologiche, circa il 90% della popolazione mondiale ha vissuto un'esperienza traumatica nell'arco della vita. Diversi disturbi mentali come l'abuso di alcol e droghe, disturbi d'ansia, dell'umore, psicosi, i tentativi di suicidio, ma anche malattie croniche come malattie cardiache, diabete e cancro possono essere causati da eventi di questo tipo.

“Nel mondo milioni di persone subiscono traumi legati alla violenza interpersonale. Nel nostro ospedale ci occupiamo di tutta la vittimologia, una problematica ampia che va dalla violenza sulle donne alla violenza in generale e tratta il trauma in tutti i suoi aspetti”, ha affermato la professoressa Alessandra Nivoli, responsabile scientifica dell'evento e responsabile del centro di vittimologia e prevenzione della violenza della Clinica psichiatrica dell'Aou di Sassari.

“La vittimologia si occupa a livello multidisciplinare degli aspetti biologici, psicologici, psichiatrici, sociologici, giuridici e politici della vittima - prosegue Nivoli - intesa come qualsiasi individuo, di genere maschile o femminile, che abbia subito un trauma acuto o prolungato nel tempo”.

Un evento di portata nazionale, realizzato anche grazie ad alcune importanti collaborazioni come quella con l'Università di Salamanca e del Messico, in cui si affronterà il tema del trauma sotto diversi punti di vista.

L'apertura dei lavori sarà a cura della professoressa Liliana Lorettu, direttrice della Clinica psichiatrica dell'Aou di Sassari, della dottoressa Graziella Boi direttrice del dipartimento di Salute mentale e dipendenze Zona sud-Ats Sardegna e del professor Bernardo Carpiniello, direttore della Clinica psichiatrica dell'Università di Cagliari.

IL PROGRAMMA – Durante la prima sessione si parlerà degli aspetti clinici e socio-culturali del trauma interpersonale in cui verranno illustrati i pregiudizi legati alla violenza di genere. Durante la seconda sessione ci si focalizzerà sugli aspetti neurobiologici del trauma e in particolare sul trauma precoce. "Quando un bambino vive un trauma - sottolinea la professoressa Nivoli - quest'esperienza negativa è un segno che rimane tutta la vita e questo purtroppo non è solo un trauma psicologico, ma può diventare anche un trauma fisico. Durante il corso, ad esempio, si affronteranno, da un punto di vista farmacologico, gli effetti dell'abuso di certe sostanze nel cervello di un bambino. Un ragazzino con un trauma purtroppo può sviluppare anche delle problematiche psicotiche”.

Durante la terza e quarta sessione si analizzeranno gli aspetti psichiatrico-forensi del trauma psicologico e saranno studiati alcuni casi clinici complessi. Nel 40% dei casi i sintomi di una esperienza traumatica possono persistere per oltre un anno e, nel caso il trauma sia avvenuto in età infantile o adolescenziale, il malessere psichico può trasformarsi in un quadro clinico complesso che coinvolge anche la vita quotidiana contribuendo a causare gravi disturbi del comportamento e della personalità.

(Unioneonline/v.l.)

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