Sono 4 in Sardegna i centri dedicati alla cura della dipendenza da internet. La mappa italiana geolocalizzata è stata aggiornata dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss, l’Istituto superiore di sanità, e conta in tutto 102 strutture, con 3.667 presi in carico. Si tratta in particolare di persone comprese tra i 15 e i 18 anni, e sono 358 i professionisti impegnati (psicoterapeuti, assistenti sociali, educatori professionali, medici psichiatri o neuropsichiatri).

Dalle informazioni emerge però una distribuzione omogenea: la maggiore concentrazione dei centri è nel Nord Italia (38 solo in Lombardia) che ospita il 65% dei servizi, seguito dalle regioni del Centro con il 27% dei servizi (12 nelle Marche) e infine da Sud e Isole con il 9% dei servizi (4 in Sardegna, precisamente a Olbia, Cagliari, Sassari e Nuoro).

Gli utenti sono soprattutto maschi (75%), la fascia d’età più frequente (22,9%) è tra i 15 e i 17 anni e il primo contatto è quasi sempre da parte dei genitori.

Tra gli strumenti di diagnosi il 96% dei servizi utilizza il colloquio clinico, il 58% test standardizzati e il 51% le scale di personalità. Fra i trattamenti offerti, sostegno psicologico al paziente (93%), psicoterapia individuale (91%) e intervento di sostegno psicologico ai familiari (82%), intervento psicoeducativo individuale (73%) e psicoterapia familiare (68%).

Il fenomeno dell’Internet addiction disorder – disturbo da dipendenza da internet – è stato identificato per la prima volta nel 1998 da Kimberly Young che lo ha definito come l'incapacità di una persona “di controllare l'utilizzo di questo strumento, con conseguenti disturbi nell'area psicologica, sociale e lavorativa”.

(Unioneonline/s.s.)

 

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