Tumore alla prostata: nuove speranze di cura nell’Isola
All’Arnas Brotzu la terapia con radioligandi per la malattia avanzataPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una nuova frontiera nella cura del tumore alla prostata arriva in Sardegna: l’ARNAS G. Brotzu diviene tra i pochi centri in Italia a offrire la terapia con Lutetio PSMA. Si tratta di una svolta importante per i pazienti affetti da carcinoma prostatico avanzato, per i quali le opzioni terapeutiche sono spesso limitate.
Già due pazienti sono stati trattati e altri dieci sono attualmente in lista per accedere alla nuova terapia, seguiti da un’équipe multidisciplinare altamente specializzata.
Il tumore alla prostata è la neoplasia più frequente tra gli uomini nel nostro Paese, con oltre 40 mila nuovi casi all’anno. Fortunatamente, se diagnosticato in fase iniziale, quando è ancora localizzato all’interno della ghiandola prostatica, ha una sopravvivenza a 5 anni molto alta: circa il 91%.
Tuttavia, la situazione cambia radicalmente nei casi più avanzati, quando la malattia diventa resistente alle terapie ormonali tradizionali e si diffonde ad altri organi, soprattutto alle ossa. In questi casi si parla di carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione, una condizione che colpisce fino al 40% dei pazienti entro 5 anni dalla diagnosi iniziale. In questo stadio la sopravvivenza a 5 anni si riduce drasticamente al 30%. Nonostante i progressi degli ultimi anni, le opzioni di trattamento per il carcinoma prostatico resistente alla castrazione metastatico restano limitate, soprattutto per quei pazienti che hanno già ricevuto una terapia ormonale (ARSI) e una chemioterapia a base di taxani.
LA NUOVA TERAPIA – «Il Lutetio PSMA rappresenta una delle più promettenti innovazioni in oncologia, grazie alla cosiddetta teragnostica, un approccio che combina esami diagnostici e trattamento in un’unica strategia mirata» commenta il dott. Michele Boero, Direttore della Struttura di Medicina Nucleare dell’ARNAS. «Il primo passo è la diagnosi ottenuta mediante PET con Fluoro PSMA, un esame di imaging che permette di individuare i pazienti idonei alla terapia, verificando la presenza del recettore PSMA, una proteina fortemente espressa dalle cellule tumorali della prostata. Una volta confermata l’eleggibilità, si passa alla fase terapeutica: il Lutetio PSMA viene somministrato per via endovenosa e si lega selettivamente alle cellule tumorali che esprimono PSMA, rilasciando radiazioni mirate all’interno del tumore. In questo modo, le cellule malate vengono distrutte con un’azione mirata che risparmia i tessuti sani circostanti, riducendo in maniera significativa l’impatto dei pesanti effetti collaterali tipico delle terapie sistemiche (ormonoterapia e chemioterapia)».
Il trattamento con Lutetio PSMA è indicato per pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione, positivi al PSMA, già trattati con ormonoterapia e chemioterapia. La terapia viene eseguita in combinazione con la deprivazione androgenica, eventualmente affiancata da ulteriori trattamenti ormonali.
L’efficacia di questo trattamento è stata dimostrata nello studio clinico internazionale VISION, che ha coinvolto pazienti con mCRPC in progressione di malattia dopo trattamento ormonale e chemioterapico. I risultati sono stati significativi: riduzione del rischio di morte del 38%; riduzione del 60% del rischio di progressione della malattia;· miglioramento della qualità della vita e dei sintomi ossei.
«Poter offrire questa terapia innovativa ai nostri pazienti rappresenta un grande risultato per la sanità sarda» sottolinea il Commissario Straordinario dell’ARNAS G. Brotzu, dott. Maurizio Marcias.
(Unioneonline)