Nell'Isola ogni malato di diabete costa ogni anno 1.269 euro.

Lo dicono i dati raccolti dai Medici di Medicina Generale, secondo cui un paziente assistito costa in Italia mediamente in un anno 1.263 euro con significative differenze regionali: in Campania se ne spendono 1.515, in Umbria 1.409, in Puglia 1.398, nel Lazio 1.304, in Abruzzo/Molise 1.299, in Veneto 1.273.

Con stili di vita corretti si potrebbero ridurre gli italiani colpiti da diabete di tipo 2 di 1 milione. Inoltre, migliorando l'assistenza sanitaria territoriale erogata ai pazienti diabetici - quindi riducendo il ricorso agli ospedali (fino a raggiungere l'obiettivo di 39 ricoveri per 10mila abitanti), potrebbe consentire risparmi tra 7 e 28 milioni di euro in un anno. Allo stesso modo, la riduzione del tasso di ospedalizzazione per complicanze del diabete di tipo 2 a 8,9 per 100 mila abitanti, favorirebbe risparmi valutabili tra i 17-74 milioni di euro annui.

Lo afferma il report "La gestione del diabete mellito tipo 2 in Italia: Analisi regionali", redatto nell'ambito del "Progetto: analisi regionali del percorso assistenziale del paziente diabetico" condotto da VIHTALI (Value in Health Technology and Academy for Leadership and Innovation), spin-off accademico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, realizzato con l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane e con il supporto di MSD Italia S.r.l..

Il diabete di tipo 2, in gran parte prevenibile con azioni nei confronti dei principali fattori di rischio, come obesità e sedentarietà, si stima colpisca l'8% della popolazione (dati dei Medici di Medicina Generale); quasi 81 mila i pazienti adulti presi in carico per la patologia che pesa sul sistema sanitario, infatti, assorbe circa l'11% della spesa sanitaria.

(Unioneonline/F)
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