I bambini guariti da Covid sono "più a rischio diabete, e servono più endocrinologi per il post-pandemia". Ad affermalo è l'Associazione Medici Endocrinologi (AME). "L'endocrinologo è destinato a diventare una figura chiave per affrontare le emergenze post-Covid. Servono più specialisti e, in generale, una nuova organizzazione dell'endocrinologia nelle strutture ospedaliere", afferma l'AME in seguito alla pubblicazione del recente report del CDC americano che conferma l'associazione tra infezione Covid-19 ed esordio di diabete di tipo 1 nella popolazione giovanile.

"I nuovi dati non fanno altro che confermare le numerose segnalazioni presenti in letteratura già nei primi mesi del 2020, provenienti anche da accreditati gruppi di studio italiani, riguardo alla possibile correlazione tra Covid e malattie autoimmuni in particolare il diabete tipo 1", sottolinea Franco Grimaldi, presidente AME. "Del resto è ben noto il rischio aumentato di sviluppare diabete tipo 1 dopo infezioni virali”.

“Sappiamo ad esempio - prosegue Grimaldi - che i bambini vaccinati per il rotavirus hanno meno probabilità di sviluppare il diabete mellito di tipo 1. Ma nel caso specifico del Covid-19 resta da verificare se si tratta di un reale aumento della patologia o un anticipato esordio in soggetti predisposti. Solo l'osservazione nei prossimi anni potrà darci risposte in tal senso".

"È probabile che dopo questa emergenza, ci ritroveremo ad affrontare nuove emergenze - sottolinea ancora Grimaldi -. Per questo è fondamentale prepararsi e ripensare al ruolo strategico dell'endocrinologia, fino ad oggi la Cenerentola della sanità, a causa dei numerosi tagli subiti", aggiunge.

Sul tema AME è pronta a presentare al Ministero della Salute, il 20 gennaio prossimo, il nuovo report "Il posizionamento strategico ed organizzativo dell'assistenza endocrinologica”.

(Unioneonline/v.l.)

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