La variante Delta “sembra dare sintomi leggermente diversi: di più a carico dell'apparto respiratorio superiore come mal di gola, naso che cola e mal di testa e raramente anosmia (ovvero la perdità della capacità di sentire gli odori, ndr). Ma non si sa se in termini di ospedalizzazione comporti un rischio maggiore". 

Lo ha detto il direttore della Prevenzione Gianni Rezza, in conferenza stampa dal ministero della Salute, facendo il punto sull’epidemia di Covid a livello nazionale.

Nonostante l’allarme per la diffusione dei casi di variante, ha sottolineato Rezza, “la situazione procede in maniera molto buona e anche rispetto ad altri Paesi Ue ci troviamo in una situazione migliore perché, insieme alla campagna vaccinale, sono stati presi provvedimenti ispirati alla cautela. Quindi la situazione può essere osservata con un certo ottimismo, ma naturalmente l'epidemia non è finita e dobbiamo continuare con la campagna vaccinale a spron battuto".

Per quanto riguarda la protezione vaccinale nei casi di variante, Rezza ha chiarito: “Si è visto che la parziale evasione dai vaccini della variante Delta fa sì che la dose unica possa non coprirla. Quindi in Gran Bretagna si stanno velocizzando le seconde dosi; noi invece abbiamo sempre adottato un regime a doppia dose e questo dovrebbe proteggere di più la popolazione. Per ora dunque – ha proseguito – la situazione epidemiologica nel nostro Paese è più favorevole".

Rezza però avverte: “Vengono segnalati in Italia focolai di varianti, anche da variante Delta che possono eludere i vaccini. Questi focolai devono essere monitorati con attenzione e ciò implica anche una grande attenzione nel tracciamento e nel sequenziamento. Individuazione, tracciamento e vaccinazione sono gli elementi che ci consentono di affrontare la situazione”.

(Unioneonline/l.f.)

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