Ho letto che chi ha l'infezione da Covid-19 può avere problemi di perdita dei capelli. Quando succede? Perché? Come si affronta questa situazione?

Più del 30% delle persone che contraggono l'infezione da Covid-19 riporta una copiosa caduta di capelli, abbondante, fatta di intere ciocche perse. E questo sul piano psicologico aggrava le conseguenze del coronavirus. Molte persone che hanno superato la positività al virus riportano infatti un indebolimento e un diradamento dei propri capelli. La caduta dei capelli post-covid rientra nel "telogen effluvium acuto", e porta alla perdita dai 100 ai 200 capelli al giorno ed è la tipica caduta di capelli reattiva che si verifica dopo eventi traumatici. In misura ridottissima, questa caduta avviene anche durante il cambio di stagione, ma in misura minore rispetto ai pazienti post Covid per i quali la chioma si riduce notevolmente.

Le prime segnalazioni risalgono a giugno 2020 e sono arrivate da tutto il mondo. In Italia, a Bologna, abbiamo quindi creato una task force, guidata dalla dottoressa Michela Starace, che sta coordinando gli scienziati di tutto il mondo per registrare tutti i casi di caduta di capelli dopo l'infezione da Covid-19 e trovare una spiegazione. La forma più frequente (90% dei casi), si manifesta dopo due o tre mesi dalla guarigione e si pensa sia dovuta all'allettamento, al dimagrimento, all'ipo-ossigenazione, ai farmaci, al grande stress cui è stato sottoposto l'organismo. Si tratta sempre di una caduta transitoria. Le terapie più adatte sono cortisonici locali e integratori alimentari a base di antiossidanti. È importante poi lavare bene e con delicatezza i capelli: il cuoio capelluto ha molte ghiandole sebacee e l'accumulo di sebo predispone la cute a una fastidiosa dermatite seborroica. Questo vale ancora di più se utilizziamo farmaci per capelli con azione topica. Rimuovendo i residui dei farmaci le successive applicazioni saranno sicuramente più efficaci.
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