La variante Delta comincia a mettere alla prova il sistema immunitario dei bambini, che finora aveva resistito bene alle precedenti versioni del virus SarsCoV2.

Alcuni ricercatori, intervistati dalla rivista Nature, ipotizzano che a proteggerli finora dal Covid sia stata la loro risposta immunitaria innata (cioè la reazione primitiva ma rapida ai patogeni), ma con il progredire della pandemia, la diffusione della variante Delta e l'aumento del numero di contagi temono che questo scudo possa non durare ancora a lungo. I dati, al momento, suggeriscono infatti che ovunque i bambini stanno iniziando a rappresentare una parte più consistente di infezioni e ricoveri.

Fino al mese scorso, circa il 15% di tutti i casi di Covid negli Usa ha riguardato persone sotto i 21 anni. In India i test sierologici hanno mostrato che oltre la metà dei bambini tra i 6 e 17 anni, cioè i due terzi della popolazione complessiva, aveva gli anticorpi al Covid. Ora uno studio preliminare condotto su 110 bambini indica che dai neonati agli adolescenti ci sarebbe un'alta carica virale, specialmente subito dopo il contagio. "Non solo il virus c'è ed è rilevabile, ma è anche vivo. Quindi sono infettivi", spiega Lael Yonker, del Massachusetts General Hospital di Boston, coordinatrice dello studio. Ci sono anche altri fattori coinvolti secondo i ricercatori, come una ridotta infiammazione, un minor numero di monociti (cellule infiammatorie che agiscono come un ponte tra il sistema immunitario innato e quello adattativo), mentre hanno più cellule T, importanti per imbastire una prima risposta degli anticorpi. Rispetto agli adulti, i bambini da poco contagiati dal Covid, hanno più neutrofili attivi, che sono la prima linea di risposta agli invasori. "Per noi adulti ci vogliono due giorni per aumentare il sistema di difesa contro i virus allo stesso livello che vediamo invece nei bambini dal giorno zero", spiega Roland Eils, del Berlin Institute of Health.

I ricercatori temono ora che il virus possa evolversi in modo da impedire parte di questa protezione innata dei bambini.

(Unioneonline/v.l.)

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