Occorre attendere due settimane per capire gli effetti della variante Delta sull’andamento dei contagi da Covid-19 in Italia.

Lo afferma l’epidemiologo molecolare dell’Università Campus biomedico di Roma, Massimo Ciccozzi: “Vediamo i dati tra 10-15 giorni e comunque l’uso della mascherina in questa fase resta fondamentale in ogni occasione di assembramento, va sempre portata con sé”.

Ciccozzi conferma che una sola dose di vaccino non copre dalla mutazione indiana: “Lo dimostriamo come Campus Biomedico in un case record che sto preparando su una persona vaccinata con una sola dose e si è infettata con la variante Delta”.

In Italia un cittadino su tre ha completato il ciclo vaccinale, il 67% della popolazione è dunque vulnerabile alla mutazione indiana di SarsCov2.

"Bisogna ancora migliorare e implementare il sequenziamento – sottolinea Ciccozzi – pur avendo recuperato dallo 0,5% al 2,5, ma siamo ancora sotto la soglia minima del 5 e ancor più giù rispetto al quasi 10% degli inglesi”.

I possibili scenari da qui a 15 giorni: "In questo momento i dati ci dicono che la variante Delta è entrata in Italia, non è ancora predominate e abbiamo dei focolai in varie regioni ma controllati, con una bassa incidenza che permette di tracciare. In sostanza noi ora corriamo al fianco del virus ma dobbiamo anticiparlo. Occorre stare molto attenti con la sorveglianza".

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata