Non è solo sesso. È erotismo, piacere, intimità, affettività. In due parole: salute sessuale, un concetto che abbraccia aspetti somatici, intellettivi e sociali di una persona e determina uno stato di benessere fisico ed emotivo. Vale per i giovani, ma vale anche per gli anziani. L'allungamento dell'età di vita ha portato a un maggiore interesse scientifico verso il tema della sessualità tra gli anziani, e oggi è intesa come parte integrante della salute in tutte le fasi di vita.

Sessualità nell'anziano

"Nulla vieta al sessantacinquenne o all'ottantenne una normale vita affettiva e sessuale", spiega Alessandro Oppo, endocrinologo e andrologo, Aou Cagliari. "Gli anziani di oggi, a differenza di quelli di 30-40 anni fa, fanno sport, usano il pc, viaggiano e fanno sesso. È un fisiologico diritto dell'anziano e un dovere del medico indagare in tal senso. La sessualità nell'anziano esiste, a qualsiasi età, senza limiti temporali. È importante sottolineare che per attività sessuale non si intende il solo rapporto penetrativo, la sessualità nell'anziano persiste anche se tende a modificarsi: il piacere diventa meno genitale, diminuisce l'intensità delle sensazioni orgasmiche tipiche della giovinezza e subentra un'esperienza più attenta alle sfumature, alla complicità, all'affetto, gratificando l'intesa della coppia".

Disturbi e cause

È indubbio che dopo i 65 anni la frequenza dell'attività sessuale tenda a diminuire anche se il 50-70 % degli uomini e delle donne continua a essere sessualmente attiva. "Per gli uomini anziani i disturbi sessuali prevalenti sono caratterizzati da riduzione della frequenza e rigidità delle erezioni, del volume del liquido seminale e della sensazione orgasmica. Per le donne anziane le disfunzioni sessuali riguardano prevalentemente i disturbi da dolore sessuale, vaginismo e dispareunia, i disturbi del desiderio e della lubrificazione vaginale", spiega il dottor Oppo. Le cause della riduzione dell'attività sessuale sono diverse: una diminuzione delle prestazioni fisiche, una riduzione della produzione degli ormoni sessuali, un peggioramento delle condizioni di salute, più altre patologie acute e croniche, vascolari, neurologiche, cardiache, respiratorie.

Le soluzioni possibili

"Nel mettere in relazione sessualità e salute molto resta da costruire se si pensa che solo una piccola percentuale del personale sanitario rivolge ai pazienti anziani domande sull'attività sessuale per rilevare eventuali disfunzioni. Lo stesso accade nelle case di riposo dove la sessualità degli anziani non è contemplata", spiega il dottor Oppo. E conclude: "Le possibili soluzioni nascono da azioni di sensibilizzazione e formazione del personale medico e paramedico e dall'ascolto dei pazienti, per esempio insegnando loro a riadattare le aspettative sessuali all'età".

Alessandro Oppo, endocrinologo e andrologo Aou Cagliari
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