Non finisce mai la battaglia contro gli insetti estivi, sempre fastidiosi e qualche volta capaci di minacciare la salute dell'uomo. Il guaio è che sono in forte aumento, hanno gusti ben precisi in fatto di habitat da colonizzare. Nelle spiagge della Sardegna, per esempio, è rilevante la presenza di vespe, api e tafani che possono rappresentare un pericolo durante la nostra tintarella. L'incontro con questi insetti (imenotteri), infatti, può diventare un problema in caso di puntura che non è solo dolorosa ma può provocare nei soggetti allergici reazioni di varia gravità fino al cosiddetto shock anafilattico. Per fortuna, però, la maggior parte di questi insetti può essere tenuta a bada con un minimo di buonsenso.

Vespe e api

In Sardegna sono tante le spiagge dove sono presenti aspi e vespe. In caso di puntura di questi insetti, occorre sapere che il pungiglione e le sacche velenose possono rimanere attaccati alla cute», spiega Giuseppe Ronchi, pediatra-allergologo. «In questo caso bisogna rimuoverli il prima possibile, avendo cura di non schiacciarli per non favorire la penetrazione del veleno», aggiunge. La cosa migliore da fare è dunque aiutarsi con una punta smussata (anche l'unghia, o una tessera, come una carta di credito vanno bene) con un movimento dal basso verso l'alto senza utilizzare pinze né schiacciarlo tra le dita «poiché il sacco velenifero alla base del pungiglione potrebbe iniettare ulteriore veleno», spiega ancora il dottor Ronchi. Per i casi più gravi, «si può considerare l'assunzione di farmaci cortisonici sia per via cutanea che per via orale, sotto prescrizione medica, per alcuni giorni», aggiunge. Peggiore è la situazione delle reazioni anafilattiche sistemiche, con orticaria diffusa, gonfiore delle mucose, difficoltà a respirare, nausea, vomito, dolore addominale. «Se si sospetta questa condizione bisogna agire in fretta, perché la situazione potrebbe aggravarsi rapidamente. Se si dispone di adrenalina iniettabile bisogna somministrarla immediatamente (chi sa di essere allergico la porta sempre con se). Ma fondamentale è cercare soccorso medico il prima possibile».

I tafani

Sarà colpa del grande caldo, fatto sta che quest'anno sulle spiagge dell'Isola si vedono anche i tafani, quegli insetti che hanno le sembianze delle comuni mosche, ma a differenze di queste sono "ematofaghe", cioè ghiotte di sangue. «La puntura di un tafano è molto dolorosa, causa arrossamento, gonfiore ma, nei casi estremi, può dar vita anche a infezioni e reazioni di natura allergica», spiega il dottor Ronchi.

A differenza di api e vespe che pungono per difendersi, i tafani pungono per sopravvivere e si nutrono con il sangue. Il fastidio può persistere nei giorni seguenti, per questo motivo è bene rivolgersi al medico.

Giuseppe Ronchi, 60 anni, pediatra allergologo cagliaritano

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