Si chiude oggi, giovedì 7 ottobre, la settimana dedicata all’allattamento materno. Un appuntamento promosso da Organizzazione Mondiale della Sanità e Unicef per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo un tema di fondamentale importanza.

Il latte materno, prezioso alimento già subito dopo la nascita “è perfetto da ogni punto di vista – spiega la pediatra e nipiologa Anna Maria Bottelli – ed è sicuramente preferibile a ogni sostituto formulato e proposto dall’industria del baby food. Si può anche definire ‘vaccino naturale’ per i suoi importanti componenti unici e difficilmente riproducibili”.

Il contatto fisico con la mamma da parte del neonato, la conoscenza della persona a cui è più strettamente e affettivamente legato “rappresentano per il neonato – spiega l’esperta – un’occasione formidabile per rapportarsi con il mondo esterno. Per la mamma un’esperienza unica di comunione e di naturalità. Un modo straordinario per conoscersi e riconoscersi, continuando ad essere una sola cosa, come durante la gestazione”.

Come hanno suggerito qualche tempo fa le società di riferimento (la SIN - Società Italiana di Neonatologia e la SIP – Società Italiana di Pediatria) “l’allattamento è un gesto di amore assoluto in cui la madre dona al figlio se stessa, il suo latte, il suo tempo, la sua attenzione”, sottolinea ancora la pediatra. “L’allattamento è uno dei migliori investimenti per il benessere bilaterale al fine di mantenere una buona salute per la mamma - si ricordi che rappresenta un fattore di protezione per il tumore al seno – e per il piccolo, tanto da lasciare in lui un’impronta positiva per il resto della sua vita”.

“Dicevano i grandi maestri della pediatria – spiega ancora Bottelli – che la composizione del latte umano rappresenta, come per ogni cucciolo di mammifero, il frutto di una scelta elaborata dalla selezione naturale. Ciò fa sì che ogni specie abbia il miglior latte possibile per la sua prole, già da subito. Il primo, molto denso e giallastro, definito ‘colostro’, viene chiamato anche “oro liquido” per la sua composizione particolarmente ricca di fattori protettivi e nutrienti. Successivamente la composizione del latte materno maturo varia sia durante la poppata che durante la giornata: la natura sa leggere i fabbisogni e adatta la ‘formulazione’ del prezioso alimento secondo il ritmo circadiano”.

I BENEFICI – Macronutrienti - protidi, lipidi, glucidi - insieme all’acqua e ai micronutrienti – vitamine e minerali – rappresentano la composizione a grandi linee del latte materno che contiene anche anticorpi specifici, batteri, zuccheri complessi ad azione sul microbiota intestinale e sul sistema immunitario del neonato, acidi grassi essenziali, tutti in grado di proteggere il bambino dalle infezioni virali e batteriche, nonché dalla comparsa successiva di numerose malattie, tra cui quella allergica.

“L’OMS – prosegue l’esperta – riconoscendo i benefici del latte materno, ha fatto dell’allattamento al seno uno degli obiettivi prioritari di salute pubblica a livello mondiale. È pratico e cioè possibile ovunque e in qualsiasi momento, a giusta temperatura, conveniente, semplice e sicuro. Sempre l’OMS consiglia allattamento esclusivo per i primi sei mesi, integrato poi con le pappe durante lo svezzamento, ma possibile il suo mantenimento anche lungo il secondo anno di vita, per completare l’importante e delicato periodo dei mille giorni, intesi a partire dal concepimento”.

IL BONUS – La recente manovra di bilancio contiene un provvedimento che prevede un bonus di 400 euro per l’acquisto di latte artificiale, meglio definito di o in formula, aspetto che ha incontrato una ferma opposizione da parte della SIN.

“Prevedere un aiuto economico isolato non a sostegno dell’allattamento materno, ma solamente a favore di quello in formula, rischia di essere controproducente – ricorda Anna Maria Bottelli a proposito di quanto specificato dalla SIN – supportando un’alimentazione i cui effetti benefici non possono essere paragonati a quelli del latte materno. Sono davvero pochissime le controindicazioni all’allattamento materno, che spesso viene interrotto non perché legato a una specifica patologia, bensì per la presenza di difficoltà che potrebbero essere facilmente superate, aiutando e informando le mamme durante questo delicato momento”.

(Unioneonline/v.l.)

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