Si celebra oggi in tutto il mondo la giornata contro l'AIDS. Un occasione per riflettere, a livello globale, su un fenomeno di cui si parla, forse, ancora troppo poco.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nonostante i progressi fatti in questi anni a livello globale, l'Hiv – virus la cui infezione, se non curata, porta all'AIDS - continua a rappresentare un serio problema di sanità pubblica.

E a preoccupare maggiormente, oltre a una scarsa conoscenza del fenomeno da parte dei giovani, anche il fatto che circa il 40% dei casi di Hiv sia diagnosticato in modo tardivo, mettendo così a rischio le vite stesse dei contagiati e mantenendone alta la circolazione nella popolazione.

"Solo in Italia – commenta il Presidente di Federfarma Cagliari Francesco Danero – si contano 130.000 sieropositivi, 4.000 nuovi casi ogni anno e forse 20.000 o più persone che ignorano di essere positive all'HIV".

Secondo Anlaids Onlus (Associazione Nazionale per la Lotta contro l'Aids) gli ultimi due anni hanno inoltre visto un significativo incremento delle nuove infezioni nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 29 anni.

Un dato che spinge a riflettere, e che secondo Francesco Danero è anche da ascriversi al classico "gatto che si morde la coda": "Le nuove e pur straordinarie possibilità di ridurre a zero la carica virale con i trattamenti e di assumere terapie antiretrovirali (PrEP) per prevenire l'infezione - spiega - contribuiscono a diminuire la percezione del rischio, soprattutto tra i più giovani". Oltre l'85% delle nuove diagnosi è, infatti, attribuibile a rapporti sessuali non protetti.

La giornata mondiale contro l'AIDS nasce dunque come una risposta a tutto ciò, perché di questo tema se ne parli sempre di più con l'obiettivo di informare e allo stesso modo aiutare a superare il pregiudizio per cui chi ne è colpito vive spesso nella paura di farsi riconoscere. Con conseguenze devastanti sulla propagazione del virus.

Numerose dunque, anche in Sardegna, le iniziative di sensibilizzazione oggi in programma, che a Cagliari si concretizzano nella campagna di Federfarma volta a promuovere l'acquisto in farmacia di un semplice test che, tramite l'auto prelievo di una goccia di sangue dal dito, fornisce un risultato in 15 minuti. Questo tipo di test rileva l'infezione in maniera attendibile a condizione che dall'ultimo comportamento a rischio sia trascorso un periodo di tempo ("periodo finestra") di 3 mesi.

Se il test è positivo, è necessario effettuare un test di conferma presso una struttura sanitaria

La Campagna è patrocinata dalla ASSL Cagliari, dall'Associazione Giovani Farmacisti Sardegna, dal Rotaract Club Cagliari, dall'Interact Club Cagliari, da ARC Onlus.

(Redazione Online/v.l.)
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