Come si può intervenire sulle condotte aggressive dell’adulto con ADHD?

Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è una sindrome neuropsichiatrica a esordio infantile caratterizzata da inattentività, iperattività, impulsività. È spesso associato ad aggressività e comportamenti violenti, causati da una disfunzione di specifiche aree cerebrali. L’aggressività può conseguire a una frustrazione o come risposta a provocazioni reali o percepite. Un individuo con ADHD preferisce di gran lunga una gratificazione immediata: aspettare qualcosa che desidera è un fattore che provoca molto disagio, a causa della difficoltà di inibire l’emozionalità negativa del ritardo della ricompensa. Questo tipo di funzionamento si associa a discontrollo degli impulsi, disturbi dell’umore e disturbo da uso di sostanze. Una terapia con metilfenidato associata a un intervento psicologico con l’utilizzo della psicoeducazione e di un training specifico, rivolto sia al paziente che ai familiari, con lo scopo di potenziare le capacità inibitorie e il controllo esecutivo verso l’impulsività, sembra dare buoni risultati sul comportamento impulsivo/violento dell’ADHD.

Marco Pinna, 33 anni, Psicologo Clinico, Centro Lucio Bini, Clinica Psichiatrica AOU Cagliari, SPDC Ospedale Santissima Trinità, Cagliari
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