Un tumore inoperabile al polmone sinistro, arrivato a coinvolgere l'arteria polmonare fino al cuore. L'intuito di due giovani chirurghe toraciche, che hanno immaginato qualcosa di mai realizzato prima. Un team multidisciplinare di altissimo livello, composto da chirurghi toracici, cardiochirurghi, anestesisti, rianimatori, ma anche perfusionisti e infermieri. Così è avvenuto il primo trapianto al mondo di arteria polmonare per un caso di cancro al polmone, effettuato su una paziente over 70 nella Chirurgia toracica dell'Aou Sant'Andrea di Roma.

Il primato dell'intervento e la sua unicità rispetto a sostituzioni analoghe effettuate in cardiochirurgia (come il trapianto cuore-polmone) risiedono nella stessa natura della neoplasia. Come ha evidenziato  il direttore della Chirurgia toracica del Sant'Andrea e preside di Medicina e Psicologia alla Sapienza, Erino A. Rendina, il tumore «stravolge completamente l'anatomia. Nei trapianti classici si sostituiscono organi anatomicamente normali. Malati, ma anatomicamente normali».

Rendina ha guidato il team che, il 17 luglio 2025, ha effettuato il trapianto, reso possibile dall'intuizione delle due giovani chirurghe toraciche Cecilia Menna e Beatrice Trabalza Marinucci, e dalla disponibilità di una intera arteria polmonare criopreservata presso la Banca dei tessuti di Barcellona. Il segmento, di circa 5 centimetri, era perfettamente adattabile alle dimensioni del vaso della donna, e preferibile ai materiali sintetici o biocompatibili esistenti, che espongono al rischio di ostruzione del vaso sostituito.

Nei mesi precedenti all'operazione, la paziente è stata sottoposta a un moderno schema di chemio e immunoterapia a bersaglio molecolare, che ha consentito una riduzione delle dimensioni del tumore il quale però richiedeva comunque l'asportazione del polmone. Iniziato alle 12, l'intervento si è concluso alle 16.30.

Come spiegato da Rendina, è stato effettuato in circolazione extracorporea: «È stata rimossa tutta l'arteria polmonare dal cuore fino alla parte che va verso il polmone destro, è stato asportato il polmone sinistro, ricostruito il flusso, e trapiantata l'arteria che porta il sangue direttamente dal cuore al polmone rimasto, quello destro».

Dopo il decorso post-operatorio, attualmente la donna non necessita di terapia immunosoppressiva, come invece avviene per gli altri trapianti d'organo, e neanche di terapia anticoagulante data la perfetta biocompatibilità del tessuto. Rendina e Menna hanno illustrato l'intervento, autorizzato dal centro nazionale trapianti, nella mattinata di oggi, spiegando nel dettaglio l'operazione alla presenza della Magnifica Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e della direttrice generale dell'Aou Sant'Andrea, Francesca Milito.

(Unioneonline/v.l.)

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