I sindacati di guardie giurate e forze dell’ordine chiedono al governo «misure urgenti» dopo le rapine messe a segno da due veri e propri “commando” di malviventi armati a Sassari e, nelle scorse ore, a Brindisi. 

«La nuova rapina a un portavalori lungo la strada statale 16 nel Brindisino avviene a distanza di 5 giorni dell'assalto al caveau della Mondialpol Vedetta 2 in Sardegna e mette ancora una volta in evidenza come tali servizi siano regolamentati in modo da non tutelare le guardie giurate e da mettere a repentaglio la sicurezza pubblica», afferma in una nota Vincenzo del Vicario, segretario nazionale Savip (Sindacato Autonomo Vigilanza Privata).

«Il ministro dell'Interno Piantedosi, il capo della polizia Pisani e tutte le altre autorità di pubblica sicurezza, debbono prendere atto - aggiunge del Vicario - che i tempi sono cambiati e che l'imperversare della criminalità, che può disporre di armi micidiali ed esplosivi, è un dato di fatto confermato da una sequela inarrestabile di sanguinosi episodi».

Per questo, conclude il segretario Savip, ricordando che in 10 anni sono 36 le guardie giurate rimaste uccise in rapine e assalti, «gradiremmo delle misure urgenti per limitare l'attività dei criminali e la circolazione degli strumenti di morte dei quali si servono per dare l'assalto ai nostri colleghi. Non si deve attendere una nuova morte di un lavoratore della vigilanza privata per poi battersi il petto».

Anche le sigle delle forze dell’ordine prendono posizione. Come il Nuovo sindacato carabinieri (Nsc), che in una nota del segretario generale per la Puglia Cataldo Demitri dichiara: «Dopo quello di Sassari assistiamo a distanza di poco tempo, a un altro increscioso episodio criminoso, questa volta in Puglia, sulla Brindisi-Lecce, strada piuttosto trafficata, circostanza che ci fa pensare che solo per miracolo non si contano vittime».

«I malviventi hanno agito con esplosivo e mitragliette, fortunatamente i blindati hanno attutito i colpi e le guardie giurate sono rimaste illese. Oramai i criminali - aggiunge - sono più equipaggiati delle forze dell'ordine». Dunque, «alla luce di questa crescente escalation criminale chiediamo maggiori dotazioni idonee per gli operatori delle forze dell'ordine e che siano meglio equipaggiate anche le pattuglie delle stazioni carabinieri che, in caso di interventi pericolosi, vanno tutelate».

(Unioneonline)

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