«Che Alessandra Todde abbia vinto grazie al voto disgiunto è semplice aritmetica, non c'è bisogno di scomodare un illustre istituto di statistica. Insinuare che la Lega abbia "sabotato" il candidato di centrodestra con losche manovre e oscure trame è invece offensivo e diffamatorio».

Lo afferma Michele Pais, coordinatore regionale della Lega in Sardegna, commentando l’analisi della Fondazione Cattaneo sul voto disgiunto in Sardegna, che ha evidenziato che a Cagliari la quota di consensi arrivata da altre aree politiche a favore della neo-governatrice «risulta abbastanza consistente in rapporto al totale dei voti andati alla Lega».

Anche tra gli addetti ai lavori qualcuno ha messo l’accento sulle “defezioni” da parte dell’elettorato di centrodestra. Giovanni Donzelli, ad esempio, parlamentare di Fratelli d’Italia, commentando l’esito del voto, ha rimarcato: «Che ci sia stato il voto disgiunto è scientifico e matematico. In Sardegna c'è sempre stato ed è più di quello che si vede. Sarà un'analisi a spiegare se è stata una cosa spontanea o dei partiti».

Ora arriva la replica Pais, che in una nota, spiega: «La Lega si muove sempre alla luce del sole, difende le sue idee e le discute. Abbiamo sostenuto la ricandidatura di Christian Solinas, ma quando la coalizione ha scelto Paolo Truzzu la Lega lo ha appoggiato con tutte le sue forze, senza se e senza ma. Per noi –conclude il coordinatore leghista – la trasparenza è un principio fondamentale per mantenere la fiducia dei nostri concittadini e la credibilità che ci hanno sempre contraddistinti».

(Unioneonline/l.f.)

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