Verdini a Confalonieri e Dell'Utri: “Berlusconi presidente? Ecco come si fa”
“Lui al Colle è un sogno che potrebbe realizzarsi”, scrive l’ex parlamentare di Forza Italia
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"Caro Marcello, Caro Fedele, è stata davvero una bella mattinata nella quale alcuni 'vecchietti arzilli', come quelli di Cocoon, hanno ritrovato il gusto del sogno. Ed è stato bello sognare di mandare Silvio al Quirinale, per la rivalutazione di tutta la nostra storia ed ancor più bello è stato pensare agli innumerevoli suicidi dei vari Travaglio, Gruber, Zagrebelsky ecc… che sarebbero provocati da questo evento".
Inizia così la lettera riservata che Denis Verdini ha inviato per email a Marcello Dell'Utri e Fedele Confalonieri, svelata dal Tirreno, e nella quale però si invita in caso di insuccesso del Cavaliere a lasciare campo alla linea di Matteo Salvini.
Per l’ex parlamentare di Forza Italia, più volte finito nel mirino della Giustizia, l'ambizione di Berlusconi ad essere eletto al Quirinale "è legittima" e "nessuno nel centro-destra può negargli questa opportunità", ma se è vero che si può pretendere lealtà dagli alleati è altrettanto vero che non si può sottrarre "a nessuno (e soprattutto a Salvini) il proprio ruolo in una fase politica decisiva per le sorti di questa e della prossima legislatura".
Un concetto su cui Verdini torna anche più avanti: "quello cioè che non si può pretendere da Salvini è che rinunci al tentativo di esercitare un ruolo da kingmaker: anche perché il centro-destra mai è stato così vicino, nei numeri, a poter conseguire un risultato che mai ha ottenuto. Gli si può chiedere dunque lealtà, ma non fedeltà assoluta".
Berlusconi, prosegue la missiva, non "potrà logicamente fare l'una e l'altra cosa, cioè il candidato e il kingmaker".
E dunque qualora Berlusconi non avesse i numeri per essere eletto, occorre "permettere a Salvini (il gruppo di grandi elettori più grande del centro-destra) di portare a termine l'obiettivo di eleggere un presidente di centro-destra, fornendogli tutto il suo appoggio".
Ma Verdini non manca di dispensare alcuni consigli pratici: "Alla quarta chiama ciascun gruppo politico del centro-destra si farà 'riconoscere' firmando le schede. A Fratelli d'Italia sarà detto di votare Silvio Berlusconi, alla Lega di votare on. Silvio Berlusconi e così via.." e nel caso "che alla quarta votazione non si palesino i voti aggiuntivi in numero sufficiente a far eleggere il Nostro, il Presidente dovrà rassicurare gli alleati della propria disponibilità a concordare SOLO con gli alleati le mosse successive che dovranno andare nella direzione di eleggere comunque un nominativo indicato dal centro-destra".
(Unioneonline/l.f.)