Totoministri, resta l'incognita dell'Economia
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Dopo gli ultimatum di Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il premier incaricato Giuseppe Conte sarebbe pronto a presentare la squadra dei ministri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il nodo centrale resta il nome dell'accademico cagliaritano Paolo Savona al ministero dell'Economia, che i leader di Movimento 5 Stelle e Lega considerano imprescindibile per la nascita di un nuovo esecutivo giallo-verde.
Per provare a superare l'impasse, l'economista sardo nelle ultime ore ha ribadito in un comunicato di non essere nemico di Bruxelles, ma di volere un'"Europa più forte e più equa".
Per rassicurare il Quirinale si è affacciata l'ipotesi di affiancare a Savona una figura di garanzia in qualità di vice, la deputata del M5S Laura Castelli, che nelle scorse settimane era stata indicata come possibile ministro delle Infrastrutture.
Restano invece blindati i ministeri dell'Interno per Matteo Salvini e di Lavoro e Sviluppo economico (accorpati in un unico dicastero), chiesto da Luigi Di Maio per assicurare la realizzazione di provvedimenti quali il superamento della Legge Fornero e il reddito di cittadinanza.
A Enzo Moavero Milanesi dovrebbe andare il ministero dei rapporti con l'Ue, mentre al fedelissimo del leader pentastellato Alfonso Bonafede andrebbe la Giustizia.
In pole position poi per Esteri e Difesa ci sarebbero rispettivamente l'ex ambasciatore Luca Giansanti ed Elisabetta Trenta, esperta di sicurezza e intelligence e già collaboratrice della Farnesina.
L'ex sindaco di Tradate (Varese) Stefano Candiani potrebbe diventare ministro dei Trasporti, mentre per Turismo e Cultura in lizza ci sono il leghista Gian Marco Centinaio e il giornalista ed esponente del Movimento 5 Stelle Emilio Carelli.
Restano poi tra i favoriti la capogruppo alla Camera 5 Stelle Giulia Grillo per la Salute, la pentastellata e No Tav Laura Castelli per la Pubblica Amministrazione e il generale di brigata dei carabinieri Sergio Costa per l'Ambiente.
Le ultime poltrone dovrebbero essere infine occupate dal grillino Danilo Toninelli (Riforme), da Manuela Lanzarin, esponente della giunta leghista del Veneto (Disabilità e Famiglia), da Riccardo Fraccaro (Rapporti con il Parlamento), da Salvatore Giuliano (Istruzione) e da Lorenzo Fontana (Affari regionali).
(Unioneonline/F)