"Il governo è finito, la maggioranza dissolta, il contratto stracciato. Un fallimento dovuto alla dimensione oscurantista proposta dai grillini su ogni tema: sviluppo, economia, infrastrutture, ambiente, sino al folle patto strategico con la Cina, non era certamente possibile avere al governo il partito più ostile alle imprese, alle infrastrutture e allo sviluppo, il 'grillismo' ha fallito su ogni argomento, adesso il leader della Lega ne prende atto e fa chiarezza".

Stefano Maullu, europarlamentare di origine sarda passato di recente da Forza Italia a Fratelli d'Italia, entra nel dibattito sulla crisi del governo con un intervento diretto a lanciare la figura della leader del suo partito, Giorgia Meloni.

"Ecco perché - prosegue Maullu - serve un vero cambiamento e il voto è l’unica soluzione di chiarezza e coerenza nei confronti dell’Italia, quella che lavora e produce, rappresentata da imprese, artigiani, commercianti e produttori, agricoltori, sino ai tanti lavoratori del pubblico impiego, i medici e gli insegnanti, passando per i tanti giovani che non sono alla ricerca di un’elemosina di Stato come il reddito di cittadinanza ma di un futuro certo e dignitoso che premi sforzi e sacrifici".

"Con queste categorie sociali - dice - mi sono confrontato in tutti questi anni di attività istituzionale; come semplice consigliere comunale, poi a lungo assessore della più importante regione italiana, la Lombardia, e infine come parlamentare europeo; mai come adesso in un mondo globalizzazione dove la speculazione finanziaria aggredisce paesi e intere aree economiche occorre dare peso specifico e valore a un grande progetto per l’Italia".

"Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia rappresenta la soluzione politica più adeguata per un Paese sfibrato da una crisi economica e sociale ormai troppo lunga, serve quindi una ricetta semplice e efficace: un taglio deciso delle tasse, semplificazione fiscale, burocrazia zero, una riforma della giustizia civile e penale che metta al centro il cittadino, un grande piano nazionale di investimenti infrastrutturali pubblici, la tutela dei prodotti contro il famigerato 'Italian sounding' e la difesa dei brevetti e marchi nazionali e dei nostri confini".

(Unioneonline/s.s.)
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