Al via la discussione generale del ddl 107 sugli staff della Giunta.

Opposizione subito all'attacco sul provvedimento che riguarda, tra le altre cose, l'istituzione di un Segretario generale, tre dipartimenti e un Comitato di legislazione per l'elaborazione dei testi di legge. E la nomina di oltre sessanta tra dirigenti e non per la retribuzione dei quali saranno stanziati circa sei milioni di euro.

"Una legge che serve all'apparato digerente della maggioranza per soddisfare gli appetiti di nomine e di posti di sottogoverno - ha detto in Aula Massimo Zedda (Progressisti) - nomine di amici degli amici e li chiamo così perché sono nomine fiduciarie". Laura Caddeo (Progressisti) ha parlato di "legge inutile e immorale". Secondo la collega di partito Maria Laura Orrù "la 107 disegna una Sardegna per pochi che mette a dura prova lo stato di salute della nostra democrazia: questo ddl deve essere ritirato perché ha un costo esagerato e attribuisce un potere spropositato al presidente".

Critiche aspre dal Movimento Cinquestelle. Roberto Li Gioi si chiede "a chi giovi questa bramosia di lottizzazione, questa è solo bassa politica che ridurrà gli assessori alla stregua di comparse e il Consiglio regionale a quella di passacarte". Anche il Pd non fa sconti. Piero Comandini parla di "una scelta politica chiara che fa venire meno il principio della separazione dei poteri". Le minoranze hanno presentato sinora circa mille emendamenti. Ancora non è chiaro quanti siano quelli della maggioranza. Nel pomeriggio Pier Luigi Saiu (Lega) riunirà la commissione Riforme che presiede per il setaccio delle proposte di modifica.

Roberto Murgia

Il servizio del Tg di Videolina

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