Si cercano nomi su cui far convergere il consenso comune per eleggere i presidenti delle Camere dopo le fumate nere della giornata di ieri.

Nel colpo di scena registrato alle urne, la Lega ha votato Anna Maria Bernini, presa di posizione considerata "un atto di ostilità" da parte di Silvio Berlusconi, mentre il Movimento Cinque Stelle aveva già detto: "Siamo pronti a votare Bernini o un profilo simile".

Il centrodestra sembra implodere, si parla di rottura dell'alleanza, anche se Matteo Salvini (Lega) ammette: "Berlusconi era l'unico a sapere della nostra scelta".

Ma intanto Bernini fa un passo indietro, e nel frattempo circolano altri nomi: quello di Maria Elisabetta Alberti Casellati - auspicato dal centrodestra - e, nella notte, quello di Riccardo Fraccaro, che diventava il candidato ufficiale dei Cinque Stelle per la presidenza alla Camera.

A parlarne sono stati i capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo, escludendo in questo modo la candidatura di Roberto Fico. Ma in mattinata una novità: il Movimento lo rilancia e annuncia che lo voterà.

E si riparte quindi con le votazioni per un'altra giornata in cerca di un accordo finale; in mattinata, intanto, si è svolto il vertice del centrodestra.

A Palazzo Grazioli si sono riuniti Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

(Unioneonline/s.s.)

L'ANNUNCIO DI DI MAIO:

ROBERTO FICO, IL "MEDIATORE ORTODOSSO":

CASELLATI VERSO IL SENATO:

L'INTERVISTA AL SENATORE CUCCA:

LA GIORNATA DI IERI:

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