Sel per il "sì" al referendum anti-trivelle. "In gioco l'ambiente e l'autonomia della Sardegna"
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Dopo il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, anche Sel scende in campo per il "sì" al referendum del 17 aprile prossimo contro le trivelle.
"Occorre andare a votare numerosi", afferma Francesco Agus, presidente della Commissione Autonomia in Consiglio regionale, "in gioco c'è la tutela dell'ambiente, principio cardine attorno al quale gira la nostra idea di sviluppo eco-sostenibile".
E aggiunge: "C'è uno strano silenzio assordante della politica sui temi di referendum. Ringraziamo il presidente del Consiglio Ganau che invece si è speso personalmente per sottolineare la necessità di far conoscere ai sardi le buone ragioni del sì".
Come è noto, il 17 aprile anche i sardi saranno chiamati a decidere sulle perforazioni in mare, e più precisamente sulla possibilità per le compagnie petrolifere di proseguire le trivellazioni anche dopo il termine delle concessioni già attive.
"La Sardegna deve vivere nel rispetto convinto del proprio ambiente", sottolinea il senatore Luciano Uras, "se consentiamo alle compagnie di "bucare" le nostre coste per cercare il gas, miniamo lo sviluppo della nostra regione".
Ecco perché, dice ancora, "il 17 aprile occorre andare tutti per il sì". Votare "sì", a giudizio di Sel, non solo significa proteggere l'ambiente ma vuol dire anche tutelare l'autonomia della Regione.
"La vittoria del "sì" porterebbe anche a interrompere quel processo di accentramento che il Governo sta cercando di portare avanti nei confronti delle autonomie speciali come la Sardegna, privandole del diritto di decidere sulle grandi scelte che riguardano i territori", afferma l'assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino.
"Questo referendum è una sfida anche per la classe politica regionale", aggiunge Eugenio Lai, vicepresidente del Consiglio regionale, "se la Giunta dirà no alle trivelle avrà compiuto una scelta coraggiosa".