Sassari, rush finale: domenica il ballottaggio
Sfida Brianda-Campus. Spareggio anche a Monserrato: Locci contro PicciauPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ci siamo. Domenica 30 giugno i sardi sono chiamati al voto per l'ultima volta nel 2019, a meno di un'improvvisa crisi di governo.
Urne aperte dalle 7 alle 23 per i cittadini di Sassari e Monserrato, chiamati ad eleggere i rispettivi sindaci nel ballottaggio, dopo che lo scorso 16 giugno nessuno è riuscito a superare il 50% dei voti.
SASSARI - A Sassari la sfida è tra Mariano Brianda, magistrato appoggiato dal centrosinistra, e il chirurgo Nanni Campus, ex sindaco e consigliere regionale, ex parlamentare di An e Forza Italia, oggi a capo di una coalizione civica.
Al primo turno Brianda ha preso il 34,06%, Campus il 30,54%. Ufficialmente la sfida è tra le due coalizioni presenti già al primo turno, ma Brianda può già contare sul sostegno ufficiale dei Riformatori e di Fortza Paris, che al primo turno erano in coalizione con il candidato di centrodestra Mariolino Andria.
"Non dò appoggi a chi ci ha sputato in un occhio", ha dichiarato quest'ultimo, ma proprio dai suoi elettori potrebbero arrivare i voti decisivi per portare Campus sullo scranno più alto di Palazzo Ducale.
Zoffili, coordinatore leghista in regione, ha fatto sapere che il Carroccio "non appoggerà né Brianda, né tantomeno Campus che in campagna elettorale ha gettato fango sulla Lega e su Salvini: tra loro due non vedo differenze, siamo pronti a una seria opposizione".
MONSERRATO - Ultime ore di campagna elettorale anche nella cittadina dell'hinterland cagliaritano, dove la sfida è tutta interna al centrosinistra. Tra Tommaso Locci, ex sindaco sostenuto da tre liste civiche,e Valentina Picciau che - sostenuta anche dal Pd - ricalca lo schema classico del centrosinistra.
Stando ai risultati del primo turno, grande favorito è proprio Locci, che ha sfiorato l'elezione diretta ottenendo il 48,8%. Ferma al 23,65% la sfidante.
(Unioneonline/L)