L’ipotesi di una “missione" di Matteo Salvini a Mosca agita la maggioranza che sostiene il Governo .

Governo che, anche tramite il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha più volte condannato con fermezza l’invasione delle truppe di Mosca in Ucraina, ribadendo il proprio incondizionato sostegno a Kiev

Per questo l’eventualità di un viaggio nella capitale russa da parte del leader della Lega sta suscitando non poco scompiglio. 

"Mi stupisce che arrivi così tardi perché va dove naturalmente gli batte il cuore fin dall'inizio”, il commento del segretario del Pd Enrico Letta. Che aggiunge: “Evidentemente lo considera un luogo dove andare". Il Pd – ha proseguito Letta – "sostiene il governo Draghi per la pace. Iniziative strampalate alla Salvini non hanno alcuna utilità. Servono a lui per ritrovare la sua identità".

Tranchant il ministro della Difesa Lorenzo Guerini: "Non commento ipotesi di viaggi anche abbastanza improbabili”.

"Non conosco i contenuti della visita di Salvini a Mosca. Dovrei capirne i contorni. Immagino che ne abbia parlato col governo di cui fa parte. Quello che credo è che non bisogna dare segnali di crepe sul proprio fronte: serve una grande solidità dell'Occidente", il commento, invece, di Giorgia Meloni, numero uno di Fratelli d’Italia.

Dal canto proprio, Salvini è tornato sull’ipotesi di una sua partenza, spiegando: "Sono in Italia. Non ho certezze che ci andrò, ci stiamo lavorando. E si va se serve, certezze non ce ne sono. La richiesta di aprire i porti viene da più parti: bisogna insistere. Ci sono buone relazioni, rappresentiamo milioni di italiani".

"Per alcuni – ha aggiunto il segretario leghista - sarei già partito ieri. Non è un viaggio di piacere: si va se serve. Non vado a nome del governo, dò il mio mattoncino".

E ancora: “Se dovessi riuscire a incontrare Putin gli chiederei, anzitutto, il cessate il fuoco. Ma incontrerei anche Zelensky. Ci andrei volentieri a Kiev", ha spiegato Salvini.

(Unioneonline/l.f.)

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