Sfilata di big in Ucraina, per portare solidarietà al governo di Kiev in guerra da oltre due mesi contro le truppe russe. 

In visita nel Paese invaso dalle armate di Mosca è arrivata Jill Biden, moglie del leader Usa, che ha incontrato Olena Zelenska, la consorte del presidente Volodymyr Zelensky. Il premier del Canada Justin Trudeau ha invece visitato Irpin, una delle zone dove sono stati denunciati massacri da parte dei militari del Cremlino. 

A Kiev sono arrivati anche Bono e The Edge, rispettivamente frontman e bassista degli U2, che hanno dato vita a un concerto improvvisato nella metropolitana (VIDEO). 

Nel frattempo, sono ore decisive nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sono stati evacuati praticamente tutti i civili. I combattenti del Battaglione Azov, asserragliati nel mega impianto siderurgico, hanno tenuto una conferenza stampa annunciando che non si arrenderanno.

A Mariupol si è intanto recato il vicepremier russo Marat Khusnullin, che è andato anche nella città di Volnovacha, 60 km a nord del centro portuale sul mar d'Azov, "per valutare le opere di ricostruzione" dopo il conflitto. Lo ha annunciato il leader filorusso di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass.

Nel giorno della Memoria è anche botta a risposta a distanza tra i presidenti russo e ucraino. Zelensky ha affermato che i russi stanno “imitando i metodi del regime nazista”, mentre Vladimir Putin ha “risposto” che è “un dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo”, dicendosi sicuro della vittoria russa contro “la feccia nazista”.

La situazione in Ucraina è stata anche al centro dell’ultimo incontro del G7 in videoconferenza. "Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina - ha detto il premier italiano Mario Draghi nel suo intervento - e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Allo stesso tempo, dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati".

Da Mosca intanto arrivano notizie sulla parata in programma lunedì 9 maggio, giorno della Vittoria in cui si ricorda il ruolo dell’Unione sovietica nella guerra contro la Germania nazista. Saranno 77 - come gli anni dalla fine della Seconda guerra mondiale - gli aerei e gli elicotteri che voleranno in parata sopra la capitale. A comunicarlo è il ministero della Difesa russo, confermando che otto caccia sorvoleranno la Piazza Rossa formando la lettera “Z” per sostenere il “personale militare russo che partecipa all’operazione militare speciale in Ucraina”.

(Unioneonline)

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La giornata di ora in ora:

Di Maio: “Non possiamo fornire a Kiev armi offensive”

"Dobbiamo supportare l'Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l'Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a “Che tempo che fa” su Rai3. Questo non sarebbe legittimo, "è la posizione del governo italiano", ha aggiunto Di Maio in merito ad alcune recenti dichiarazioni del ministro della Difesa britannico.

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Draghi al G7: “Avanti con le sanzioni, ma lavorare per il cessate il fuoco”

"Insieme ai partner il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ribadito l'importanza di uno stretto coordinamento per sostenere l'Ucraina e perseguire la pace promuovendo un immediato cessate il fuoco e negoziati credibili". Lo riferisce Palazzo Chigi dopo la videoconferenza del G7 allargata al presidente dell'Ucraina Zelensky. "Dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina - ha detto Draghi - e dobbiamo andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. Allo stesso tempo, dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati".

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G7: “La Russia mette a rischio sicurezza alimentare globale”

"La guerra del presidente Putin contro l'Ucraina sta mettendo la sicurezza alimentare globale sotto forte stress. Insieme alle Nazioni Unite, chiediamo alla Russia di porre fine al suo blocco e a tutte le altre attività che impediscono la produzione e l'esportazione di cibo dell'Ucraina, in linea con i suoi impegni internazionali. Se non lo farà, questo sarà visto come un attacco alle forniture

alimentari globali". Così la dichiarazione dei leader del G7.

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Zelensky al G7: “I russi si ritirino da tutta l'Ucraina”

"Il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato la ferma determinazione dell'Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. Ha affermato che l'obiettivo finale dell'Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall'intero territorio dell'Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro, ringraziando i membri del G7 per il loro sostegno". Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 dopo il summit in videoconferenza.

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Scholz: “Non porteremo la Nato in guerra”

"Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra. Questo resta". Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria. "Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell'8 maggio", ha aggiunto con riferimento alla commemorazione della capitolazione tedesca nel Secondo conflitto mondiale.

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Justin Trudeau in visita a Irpin

Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev. Una visita “per vedere tutti gli orrori che gli invasori russi hanno commesso nella nostra città. E, naturalmente, ne è rimasto choccato", ha riferito il sindaco di Irpin, Olexandr Markushin.

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Jill Biden in Ucraina, viaggio a sorpresa

Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell'Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia.

"Volevo venire nel giorno della mamma. Pensavo fosse importante mostrare al popolo ucraino che questa guerra brutale deve finire e che il popolo americano sta con il popolo ucraino", ha detto la first lady donando un mazzo di fiori a Olena Zelenska.

La first lady ucraina ha ringraziato quella statunitense definendo il suo atto “molto coraggioso”. Le due, dopo un incontro a porte chiuse, hanno visitato una classe che ospita bambini sfollati, dove gli alunni stavano facendo dei lavoretti da regalare alle loro mamme.

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Ue, slitta ancora embargo sul petrolio

Slitta ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell'Ue (Coreper) al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l'embargo graduale al petrolio di Mosca. Ci sarebbero stati progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma resterebbe ancora lavoro da fare tra l'altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale. E' quanto si apprende da fonti europee.

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Vicepremier russo a Mariupol

Il vicepremier russo Marat Khusnullin si è recato a Mariupol e nella città di Volnovacha, 60 km a nord del centro portuale sul mar d'Azov, "per valutare le opere di ricostruzione" dopo il conflitto. Lo ha annunciato il leader filorusso di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass.

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I combattenti Azovstal: “Fino alla fine”

"Ci sono molti militari feriti da evacuare" da Azovstal a Mariupol "ma combatteremo fino alla fine". Lo annuncia il comandante del battaglione Azov, Denis “Radis” Prokopenko, in una conferenza stampa online dall'acciaieria assediata.

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Putin: “Un dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo”

E' un dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo: lo ha detto oggi il presidente russo Vladimir Putin congratulandosi tra l'altro con i leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Lo riporta la Tass, che cita il Cremlino.

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Kiev: “25.500 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra”

Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione: lo rende noto l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.

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Ucraina: sono 225 i bambini uccisi dall'inizio della guerra

È salito a 225 il numero dei bambini uccisi dall'inizio della guerra in Ucraina, mentre 413 bambini sono rimasti feriti. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale su Telegram, citato da Ukrinform, sottolineando che queste cifre non sono definitive poiché il recupero delle vittime è reso difficoltoso nelle zone delle ostilità russe. La maggior parte dei bambini sono stati colpiti nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv, Chernihiv.

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Due ragazzi di 11 e 14 anni uccisi dalle bombe in Lugansk

Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk. Lo riferisce l'ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform.

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Kadyrov annuncia presa Popasna, Kiev smentisce

Il capo della Cecenia - Ramzan Kadyrov, fedelissimo di Vladimir Putin - ha annunciato oggi che la maggior parte della città ucraina di Popasna è in mano ai suoi soldati, ma funzionari ucraini affermano che la battaglia per difendere la città nell'est del Paese continua. Lo riporta il Guardian.

"I combattenti delle forze speciali cecene hanno preso il controllo della maggior parte di Popasna", ha scritto oggi Kadyrov su Telegram. "Le strade principali e i quartieri centrali del paese sono stati completamente sgomberati", ha aggiunto. Per il momento Kiev non ha rilasciato commenti.

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Sessanta civili dispersi in attacco su scuola nel Lugansk

Circa 60 civili risultano dispersi dopo l'attacco aereo di ieri pomeriggio dell'esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. "Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.

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Ucraina: sirene antiaeree in quasi tutte le regioni

Le sirene d'allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent.

(Unioneonline)

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