"Identità e Democrazia, Conservatori e riformisti europei e Partito popolare con Orban: è il momento di mettere insieme il meglio dei tre gruppi per essere determinanti nel Parlamento europeo".

Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, oggi a Cascais, in Portogallo, per partecipare alla videoconferenza di Id "A project for another Europe”.

"Ho proposto - ha aggiunto il leader del Carroccio - un altro incontro a giugno, in Italia o in Polonia. Spero che nessuno abbia gelosie o chiusure, perché in gioco c'è l'Europa". 

Nel Vecchio Continente, ha detto ancora Salvini, "c'è il tema dell'immigrazione, della famiglia. Su alcuni temi a Bruxelles serve qualcuno che dica no all'utero in affitto e alle adozioni per i gay. Sul tema del commercio serve rilanciare il Made in Europe. Spero che anche nel Ppe ci sia chi non si rassegna a essere subalterni alla sinistra". 

Una proposta che non trova la sponda di Antonio Tajani, numero due di Forza Italia.

"In Italia il centrodestra è unito ma tutto ciò non può essere trasportato in Ue: per il Partito popolare europeo è impossibile fare un accordo con Identità e Democrazia. Non possiamo rinunciare alla nostra identità", ha detto il vicepresidente del Ppe.

"Salvini fa parte del governo Draghi e ha fatto una scelta europeista, altri no: Alternative für Deutschland e Le Pen, che sono alternativi culturalmente a noi, sono antieuropeisti. L'accordo vincente contro la sinistra è quello che portò alla mia elezione a presidente del Parlamento di Strasburgo tra Ppe, Conservatori e Liberali", ha concluso Tajani.

(Unioneonline/F)

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