«Per due giorni ha girato la Sardegna in campagna elettorale e in riunioni del suo partito, con la scusa di inaugurare qualche chilometro di strada e qualche gettata di cemento, unica eccezione un’opera dell’autorità portuale realizzata in 17 mesi nel PNRR dei governi precedenti».

Duro l’attacco del deputato del Pd Silvio Lai sulla visita nell’Isola del vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. 

«Siamo di fronte ad un ministro che dimentica di esserlo e passa il tempo come nell’estate del Papeete – dice -. Per il resto solo chiacchiere ridicole e promesse di un nuovo grande condono mentre viene smentito da Fratelli d’Italia e Forza Italia, i suoi alleati di governo. Il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle infrastrutture dice molte cose inesatte e sbagliate ma di soluzioni concrete nulla: racconta di 3 miliardi di investimenti di RFI che non esistono e non dice che non c’è neanche una progettazione esecutiva del suo ministero e di RFI su una tratta ferroviaria in Sardegna, solo qualche km di elettrificazione».

«Racconta che richiamerà le compagnie aeree e di navigazione – prosegue – perché non facciano cartello, dimenticando che sono state già convocate dal suo ministero e la situazione è peggiorata. Racconta che metterà d’accordo Regione e Fondi di investimento sulla gestione degli aeroporti richiamando il controllo pubblico degli aeroporti che, invece, la legge vieta chiaramente. E poi, grande classico, non avendo risultati in nessuno dei campi nei quali è ministro racconta l’agenzia delle entrate come un Dracula che succhia il sangue di tutti i cittadini promettendo un nuovo condono senza raccontare che i quattro condoni negli ultimi anni, da lui voluti e promossi sono un fallimento certificato».

«Purtroppo – la conclusione - dobbiamo ricordargli che non è all’opposizione, se non del suo premier a cui procura qualche imbarazzo, è il vicepremier di un Governo che deve risolvere i problemi e non solo denunciarli, e i problemi di trasporto e infrastrutture nel Paese sono i suoi come sono i suoi i dirigenti che da 5 anni guidano la Sardegna e i problemi li creano senza risolverli».

(Unioneonline/D)

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