Matteo Renzi, sul dopo voto, la pensa come Berlusconi.

Lo ha detto apertamente lo stesso segretario del Pd, ospite di Agorà su RaiTre.

"Sono d'accordo con Berlusconi - ha affermato -. Dopo il 4 marzo chiaramente deciderà il presidente della Repubblica ma il ragionamento per cui se non ci sono i numeri si torna a votare mi trova d’accordo: noi con gli estremisti al governo non ci andremo mai".

"Nei collegi è avanti il centrodestra - ha proseguito a proposito dei sondaggi - ma al proporzionale è un testa a testa per il primo posto tra M5S e Pd. Il nostro obiettivo è arrivare primi".

"L’elettore che vuole votare Pd è già convinto, a chi vuole votare la sinistra radicale, il partito di D’Alema, dico: ma davvero ha senso votare la sinistra radicale e avvicinare Salvini al Governo? Si può non votare il Pd, votare Insieme o Bonino ma non far vincere Salvini. Dall’altro lato, agli elettori moderati, dico: un voto dato al centrodestra, per come sono fatte le liste, è un voto dato alla leadership di Matteo Salvini".

"O vince il centrodestra, unica coalizione in grado di farlo, o sarà il caos - ha commentato Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia - non ci sono altre possibilità. Se non vinciamo noi, o ci sarà l’inciucio o si tornerà a votare. E tra queste due ipotesi tornerei a votare tutta la vita".

(Unioneonline/D)

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