Referendum, quorum lontano: affluenza al 30,5%, nell’Isola al 27,7%
Bocciati i cinque quesiti su lavoro e cittadinanza, italiani e sardi disertano le urne(Ansa)
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si è rivelato alla fine un flop il referendum su lavoro e cittadinanza. Il quorum resta lontanissimo: i cittadini italiani hanno disertato le urne, quelli sardi ancor di più.
Secondo i dati definitivi l’affluenza a livello nazionale si attesta al 30,58%. In Sardegna al 27,74%, uno dei dati più bassi. Solo in Veneto, Trentino Alto Adige, Calabria e Sicilia l’affluenza è minore, in Molise è praticamente uguale. In sintesi, meno di un italiano su tre e poco più di un sardo su quattro si è recato alle urne.
Le comunali ovviamente hanno trainato l’affluenza referendaria, infatti a Nuoro, Soleminis, Monastir, Luras e Oniferi il quorum è stato raggiunto. Così come a Lodine, dove però i cittadini non erano chiamati al voto per le amministrative.
Ovviamente il sì è nettamente avanti in tutti i quesiti (tra l’87 e l’88% quelli sul lavoro, poco sopra il 60% quello sulla cittadinanza), ma il mancato raggiungimento del quorum del 50% rende inutili i risultati.
Erano cinque i quesiti proposti: quattro sul lavoro dalla Cgil (reintegro dei licenziamenti illegittimi, licenziamenti e limite indennità nelle pmi, tutela dei contratti a termine e responsabilità degli infortuni sul lavoro) e uno proposto dal deputato di +Europa Riccardo Magi per dimezzare da 10 a 5 anni i tempi per ottenere la cittadinanza italiana.
«Il nostro obiettivo era raggiungere il quorum per cambiare le leggi, è chiaro che non lo abbiamo raggiunto. Oggi non è una giornata di vittoria». Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in conferenza stampa dopo la chiusura dei seggi. «Salvini: «Enorme sconfitta della sinistra». Tajani: «Fallito assalto dell’opposizione, Governo rafforzato».