Porto Torres, la Lega esce allo scoperto: "Il prossimo sindaco potrebbe essere uno dei nostri"
I vertici del Carroccio locale: "Serve una figura di rottura col passato"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Lega cittadina esce allo scoperto a sei mesi dalle elezioni comunali e auspica un sindaco leghista, una sorta di scambio con la Regione a guida sardista.
"Sul profilo del prossimo primo cittadino il partito leghista ha fatto un primo ragionamento pensando ad una figura di rottura col passato, un sindaco con caratteristiche ben precise, e poco importa se questo è un uomo o una donna, non è questa la garanzia, ma ci vuole un ottimo sindaco, un sindaco libero e autorevole, con la forza di poter dire no anche alla propria maggioranza quando le cose non vanno bene, e soprattutto che non sia ricattabile, e quindi deve essere libero economicamente senza dipendere dalla poltrona che occupa. Aggiungiamo anche che vogliamo una persona titolata, con un adeguata formazione ed esperienza amministrativa, quindi un politico".
Dichiarazioni del coordinatore della Lega a Porto Torres, Alberto Spano, e di Ivan Cermelli, membro del direttivo del partito insieme a Pierluigi Molino.
Manca molto tempo per cui gli scenari potrebbero cambiare e la Lega sta radicando la sua classe dirigente solo adesso.
Intanto il partito verde apre ad una coalizione di centrodestra e ai sardisti come possibili alleati "anche se il Psd'Az ha bisogno ancora di tempo per decidere, penso che si proseguirà percorrendo quello che è il panorama regionale", afferma Spano.
La Lega pensa già al dopo Wheeler e ritiene di avere delle ottime chance di vincere le amministrative, "considerata l' ultima tornata elettorale - aggiunge Ivan Cermelli - dove siamo risultati il primo partito della coalizione di centrodestra compresi i sardisti, benché a Porto Torres non ci fosse un candidato locale. In virtù di tale ragionamento crediamo che la Lega possa avere l'onore e l'onere di guidare la coalizione e quindi potrebbe decidere sulla figura del sindaco".
Dai vertici leghisti non c'è stata alcuna direttiva in questo senso "anche se noi quando ci siamo seduti al tavolo dei possibili alleati lo abbiamo fatto in maniera paritetica senza mettere paletti, - prosegue Cermelli - e penso che chiunque ha il diritto di esprimere il proprio candidato a sindaco senza imporre condizioni o subirle".
Apertura anche a possibili accordi con le liste civiche "in grado di condividere il nostro programma politico dove le priorità - conclude Cermelli - saranno il decoro cittadino e duemila posti di lavoro entro i primi due anni di amministrazione".