Autisti scrutatori che paralizzano intere città. Esaminatori delusi dalle paghe che a ridosso del voto disertano i seggi.

È la situazione che si è trovato ad affrontare il Viminale a poche ore dall'apertura delle urne di stamattina.

A Roma la denuncia è partita dal Codacons, che in una nota ha comunicato il rischio disservizi per il trasporto pubblico e quello di raccolta rifiuti e pulizia stradale "a causa dell'elevato numero di dipendenti impegnati ai seggi come scrutatori".

"È assurdo che in una città martoriata e problematica come Roma si permetta ai lavoratori di comparti così delicati di non svolgere le proprie funzioni. La Commissione elettorale che ha individuato gli scrutatori doveva tener conto della necessità di garantire i servizi pubblici nella capitale".

In altri casi molti presidenti di seggio e scrutatori, che dovevano riunirsi ieri pomeriggio per preparare le consultazioni, non si sono presentati. È successo sempre nella Capitale, in tutti i municipi, hanno denunciato Pd, Forza Italia e Fdi. In particolare all'XI "dove si registrano assenze addirittura in tutte le scuole", ha attaccato il capogruppo dem in Campiglio, Giulio Pelonzi.

A Torino la situazione ha avuto del paradossale, con appelli via Facebook per cercare nelle ultime ore di raccattare dei volontari e permettere alle operazioni di voto di svolgersi senza intoppi.

Sono stati 341 i presidenti designati che hanno rinunciato all'incarico, scoraggiati dal compenso che varia a seconda delle consultazioni elettorali: a Torino, dove si vota oltre che per il Parlamento europeo anche per il presidente della Giunta e per la composizione del Consiglio regionale, la quota spettante è di 157 euro.

Grosse defezioni anche dagli scrutatori: Palazzo Civico fa sapere che su 3.746 scrutatori impiegati nelle 919 sezioni cittadine, ne sono stati sostituiti 2.584.

La situazione adesso dovrebbe essersi stabilizzata.

Qui tutti i candidati sardi.

Qui le ultime scintille della campagna elettorale.

Qui le previsioni dei partiti.

Qui le altre sfide: regionali e comunali.

(Unioneonline/D)
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