«Non accettiamo palliativi e pannicelli caldi, l’assalto eolico va fermato senza se e senza ma e questa leggina non serve».

Il coordinatore regionale della Lega Michele Pais motiva il no alla moratoria del Carroccio, unico partito a votare contro il provvedimento della Giunta Todde (gli altri di opposizione si sono astenuti), approvato oggi in Consiglio.

«Volevamo dare un segnale chiaro, perché l’obiettivo di fermare l’assalto non è minimamente sfiorato da questa leggina che manca di efficacia e robustezza normativa. Questa moratoria è solo fumo negli occhi dei sardi per simulare un intervento che è del tutto assente e inadeguato», commenta l’ex presidente del Consiglio regionale sardo.

L’esponente della Lega sottolinea anche il «rischio di impugnazione» della norma e ricorda che «non sono stati adeguatamente ascoltati i comuni, i comitati e le parti interessate durante il processo decisionale»

«La Lega, con il suo consigliere Alessandro Sorgia, ha votato convintamente contro, evidenziando tutte le contraddizioni e le debolezze di un intervento del tutto inadeguato rispetto un tema che richiede ben altre azioni».

Paolo Truzzu dal canto suo motiva l’astensione con la «chiusura della maggioranza, che ha respinto senza plausibili motivazioni alcuni nostri emendamenti che puntavano a difende la Sardegna contro la speculazione».

Ne è nata, prosegue il capogruppo FdI, «una legge timida e insufficiente, un provvedimento propagandistico finalizzato solo a calmare gli animi di cittadini e movimenti, ma che, verosimilmente, finirà per creare solo contenziosi. Lo dimostra anche l’anomalo silenzio dei consiglieri di maggioranza».

(Unioneonline)

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