«Miserabile», «Infedele», «Ingrato»: Quattro mori, un fiume di veleni
L’ex assessore Quirico Sanna ha lasciato il Psd’Az con pesanti accuse. Lo attaccano Solinas e l'ex sardista Giovanni SattaQuattro mori, ex e attuali, e un fiume di veleni. Non è passata nell’indifferenza l’uscita dal partito sardo d’azione di Quirico Sanna, che con Christian Solinas presidente è stato assessore all’Urbanistica prima e capo di gabinetto poi. Il fuoriuscito gallurese se n’è andato dicendo che il partito «odiato» «appare più un traditore che un difensore della nazione sarda, abbiamo un segretario che non è amato dai sardi e anche da molti sardisti, un presidente del partito imposto in un congresso farsa».
La prima risposta è arrivata dal diretto interessato, il segretario nazionale Solinas. Sui social ha postato le copertine di due libri: “I miserabili” e “Gli ingrati”. Ogni riferimento non era per niente casuale. Sanna ha replicato, rilanciando “Les miserables”: «Ho seguito il consiglio di un vecchio amico ho riletto il libro di Victor Hugo, i Miserabili, è la storia di un brav’uomo che viene ingiustamente perseguitato e tradito dagli amici».
Finita? Macché. Perché dopo il fioretto letterario sono arrivate le dichiarazioni di chi nel partito c’è stato (per poi passare ad Alleanza Sardegna), Giovanni Satta, che definisce Sanna «un individuo senza arte né parte. Che diventato assessore si è montato la testa dedicandosi a cene, pranzi, tagli di nastri, scrivendo in continuazione ca**ate su Facebook. Insomma: facendo di tutto fuorché gli interessi dei sardi. I suoi colleghi lo consideravano il peggior assessore, buono solo a raccontare barzellette, nel suo mandato non ne ha azzeccata una».
Le definizioni si fanno sempre più pesanti: «Tutti coloro che lo conoscono sanno quanto sia incapace e infedele», prosegue Satta sui social, «ora si rivolta contro Solinas , nonostante pochi mesi fa né esaltasse la sua amicizia. Quel Solinas che ad un signor “nessuno” ha permesso di fare per 4 anni l’assessore e per un anno il capo di gabinetto, lautamente remunerato nonostante fosse inconcludente, inguardabile e divisivo. Nel Partito è stato solo un galoppini di Solinas: si recava nei territori, come a Nuoro, in Gallura, in Ogliastra, creando antipatie, alimentando rancori e facendo scappare centinaia di iscritti».
(Unioneonline/E.Fr.)