Maxiemendamento, slitta il voto. I senatori Pd occupano l'aula FOTO
"È una vergogna, dice il capogruppo dem Marcucci. Bonino: "I parlamentari voteranno la legge senza averla esaminata"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Ancora caos al Senato sui tempi della manovra.
Dopo giorni in cui l'esame della Commissione parlamentare è stato praticamente nullo, fermo nell'attesa dell'accordo con Bruxelles che ha modificato decisamente i contorni della manovra, il calendario al cardiopalma che la maggioranza ha stabilito per velocizzare i tempi ha scatenato la bagarre delle opposizioni.
Si attendeva infatti che il maxiemendamento, contenente tutte le correzioni al testo frutto del tira e molla con Bruxelles, approdasse in Aula oggi pomeriggio alle 16, ma tutto slitta a domani. Alla notizia, data dalla presidente Elisabetta Casellati, dai banchi del Pd si sono levati fischi, accompagnati da grida di malcontento.
La stessa Casellati non ha rinunciato a esprimere le sue perplessità: "Pur comprendendo le difficoltà del Governo, anche nell'interlocuzione con l'Unione Europea, mi corre l'obbligo di invitare la maggioranza e lo stesso Governo ad avere un percorso legislativo più regolare, non con questa tempistica a singhiozzo. Un percorso rispettoso dell'assemblea del Senato".
"È una vergogna, la manovra non c'è", ha tuonato invece il capogruppo dem Andrea Marcucci, annunciando l'occupazione dell'aula da parte dei suoi per protesta.
Lo stesso Marcucci ha parlato dell'accaduto di una "prima volta nella storia della Repubblica" che costituisce "un'emergenza democratica".
Polemiche anche dagli altri gruppi della minoranza.
"Non si è mai visto che il Senato debba votare una legge di Bilancio senza prima l'esame e neanche un voto nella Commissione - ha detto la capogruppo forzista Annamaria Bernini -. Noi chiediamo che la Commissione esamini e voti la manovra e che poi l'Aula sia convocata il 24 e il 26 dicembre per l'approvazione".
Ancora più dura la senatrice Emma Bonino: "Ho la forte tentazione di non partecipare al voto, non mi capita mai", ha detto quasi in lacrime a conclusione di un accorato intervento. E a chi rumoreggiava, ha ribattuto dura: "Voi non avete idea di quanto sia grave... passate come rulli compressori sulle istituzioni, che un giorno serviranno anche a voi. Non capite che il Parlamento ridotto quasi a una farsa non è un trofeo di cui andare orgogliosi, ma una ferita grave a tutti, alla democrazia e al Paese".
(Unioneonline/D)
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L'INTERVENTO DELLA BONINO: