Primo bagno di folla per i ministri del Movimento 5 Stelle.

L'occasione è la manifestazione convocata in piazza Bocca della Verità a Roma, dopo il veto posto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla nomina di Paolo Savona a ministro dell'Economia.

Un veto che aveva, momentaneamente, fatto saltare il banco delle trattative per la formazione del nuovo governo e che aveva fatto gridare il popolo pentastellato al "tradimento", al punto da paventare l'impeachment per il Capo dello Stato.

L'evento, dopo la schiarita e la nascita del nuovo esecutivo, si è invece trasformato in una sorta di passerella post-giuramento per Luigi Di Maio e soci, accolti da una folla di militanti.

Nel suo discorso, il capo politico grillino ha voluto citare proprio Mattarella.

"Sono stato il primo a essere critico nei confronti del Presidente - ha detto - ma gli riconosco la ragionevolezza di aver cercato di realizzare, incontrandomi l'altro giorno, il Governo del cambiamento. Quindi lo saluto".

Ancora, ha detto il neoministro del Lavoro, circondato da Barbara Lezzi e dagli altri ministri pentastellati freschi di nomina, "questa piazza era stata convocata in un momento di tensione. Ma con Mattarella ci siamo parlati e abbiamo trovato una soluzione insieme".

Di Maio ha speso belle parole anche per il presidente della Camera Roberto Fico: "Ci ha dato una grande mano in questi giorni".

E naturalmente, il leader M5S ha ringraziato il suo mentore, Beppe Grillo.

"Senza Grillo non saremmo mai arrivati fino a qui", le sue parole. "Ieri c'è stato dato un potere nelle mani, quello di cambiare le cose. Il potere di utilizzare il potere per i cittadini e non per se stessi. Non sarà semplice. Non saremo quelli che si autocertificheranno i risultati. Non dovremo perdere il contatto con le persone".

"Voi - ha aggiunto - ci dovrete dire se avremo migliorato la qualità della vostra vita".

Poi, dopo una citazione di Luigi XIV, il re Sole ("Lo Stato siamo noi"), l'elenco delle priorità, dal lavoro al reddito di cittadinanza.

GRILLO: "E ADESSO CON CHI ME LA PRENDO?" - "Con chi c***o farò satira oggi? - ha detto nel suo intervento il fondatore del movimento, Beppe Grillo -. Contro chi me la prenderò? Contro i miei? Forse".

"Questa - ha poi scherzato - doveva essere una manifestazione contro Mattarella, ora rovesciate i manifesti che avete preparato con 'Abbasso Mattarella', così si legge 'Viva Mattarella'".

(Unioneonline/l.f.)

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