Polemica in Sardegna sulle liste a sostegno della candidatura di Renato Soru che saltano il passaggio della raccolta delle firme grazie all’adesione tecnica di consiglieri regionali di centrodestra. 

«Siamo al paradosso più totale. Diversi partiti, soliti vantarsi di orbitare nel campo del centrosinistra, si sono accordati con forze di centrodestra pur di evitare la raccolta delle firme necessarie per poter competere alle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio»: questo l’attacco di Ettore Licheri, coordinatore del M5s nell’Isola.  «Le liste che appoggiano la variopinta coalizione di Renato Soru (Rifondazione Comunista, Azione, Liberu, + Europa, Vota Sardigna)»,  sottolinea Licheri, «hanno deciso di siglare, all'oscuro dei loro elettori, accordi tecnici con Sardisti, Riformatori, Centro e Udc evitando quindi la faticaccia di raccogliere le firme. Trovo sconcertante che tutte le liste che appoggiano Soru potranno partecipare alle elezioni grazie a esponenti del centrodestra». Per Licheri «è evidente che Soru è il principale alleato della destra».

Alle accuse arriva la replica di Giulia Lai di Liberu, partito indipendetista che fa parte della coalizione sarda a sostegno di Soru: «L'adesione dei consiglieri regionali è un atto prettamente tecnico che non esprime l'ingresso nella lista a cui si aderisce», replica, «si tratta di un gesto di generosità e rispetto verso le minoranze,  la cui partecipazione alle elezioni viene ostacolata da una legge elettorale regionale che impone a chi non è già dentro il Consiglio regionale con il proprio simbolo di raccogliere le firme». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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