Il segretario Pd è arrivato a Cagliari per la sua tappa elettorale in Sardegna, che lo vedrà impegnato nel pomeriggio e in serata anche a Sassari.

“Sono particolarmente contento di essere a Cagliari, la Sardegna gioca un ruolo fondamentale in questa campagna elettorale”, ha detto durante la conferenza stampa nella sede regionale del Pd in via Emilia.

“Lancio da qui la sfida per una campagna elettorale che in Sardegna è profondamente legata ad alcune questioni regionali molto importanti, questo voto arriva in un momento particolare in cui l’Isola spera nella prossima legislatura di veder correttamente applicato il principio di insularità”, continua il segretario dem. 

Insularità che ha senso solo “se ci sono dietro risorse”, che vuol dire “compensazioni, un recupero rispetto alle difficoltà che i cittadini sardi hanno sempre avuto su tutte le questioni della vita quotidiana”. Un’insularità che dunque, va declinata in concreto e non deve restare solo sulla carta.

L’elettorato dell’Isola, ha aggiunto il segretario dem, “è deluso dalle politiche della Giunta di centrodestra, in particolare sulla sanità”. E “il fatto che sia stata amministrata male dà un vantaggio ai nostri candidati, tutti i collegi uninominali qui sono contendibili e questo è già significativo. Qui vediamo la possibilità di una vittoria importante, sia a Roma che a Cagliari per il 2024”.

Letta ha anche visitato la sede de L’Unione Sarda e prima della conferenza stampa ha incontrato sul lungomare del Poetto i rappresentanti della comunità Lgbt. Incontro che arriva a pochi giorni dal blitz, sempre a Cagliari, del contestatore con bandiera arcobaleno al comizio della leader di FdI Giorgia Meloni.

Ho ascoltato con timore le loro preoccupazioni, perché sono timori che si possono estendere a tutta Italia. La destra dirà loro basta, perché hanno già le unioni civili, senza considerare che in questo campo l’Italia è indietro e anche non fare passi avanti è sbagliato”.

Sulle riforme e sulla proposta di Giorgia Meloni di una Bicamerale, Letta ha spiegato: "Se vinceremo, anche noi vorremo discutere di riforme della Costituzione assieme agli altri, ma le nostre saranno riforme delle parti non centrali della Costituzione. E lo faremo anche dall'opposizione. La Carta nella sua parte centrale va salvaguardata per quello che è perché funziona".

Nel suo comizio in piazza del Carmine, Letta ha anche attaccato la gestione della sanità della giunta Solinas, chiedendo poi alla folla un applauso per il ministro della Salute Roberto Speranza. 

I militanti Pd in piazza del Carmine (da Facebook)
I militanti Pd in piazza del Carmine (da Facebook)
I militanti Pd in piazza del Carmine (da Facebook)

SOLINAS – Alle parole di Letta sulla “delusione” degli elettori sardi per l’operato della giunta regionale di centrodestra ha replicato a stretto giro il governatore Christian Solinas: “Il 26 settembre gli offrirò un caffè per commentare il voto e per verificare chi ha avuto lo sfratto dagli elettori. Magari Letta scoprirà di averlo ricevuto lui insieme ai suoi sodali".

Anche l’assessore alla Sanità Mario Nieddu ha replicato al leader dem: “Probabilmente Letta ha dimenticato che è stato proprio il suo partito e la sinistra al governo della Regione, nella precedente legislatura, a lasciare in macerie la sanità dell’Isola”.

(Unioneonline/L-l.f.)

Contributi e Video di G. Meloni

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