Il centrodestra si ricompatta in vista delle elezioni regionali in Sardegna. Decisivo il passo indietro della Lega, che abbandona l’ipotesi di una ricandidatura di Christian Solinas e si accoda a Fratelli d’Italia nel sostenere la corsa di Paolo Truzzu per la poltrona di governatore.

«La Lega, come da insegnamento di Silvio Berlusconi, è consapevole che l'unità del centrodestra è un valore da difendere. Per questo, il partito ricompatterà la coalizione anche in Sardegna, con senso di responsabilità e per amore dell'isola, nonostante lo sconcerto per le iniziative di parte della magistratura», spiega il Carroccio.

Il riferimento è al sequestro disposto dalla Procura di Cagliari nei confronti di Solinas, indagato assieme ad altre sei persone per corruzione. Un provvedimento di cui il partito di Salvini sottolinea lo «strano tempismo». 

Intanto, la decisione della Lega viene così salutata da Fratelli d’Italia: «Abbiamo messo a disposizione di tutto il centrodestra la candidatura a Presidente della Regione Sardegna di Paolo Truzzu, ottimo amministratore locale che da Sindaco di Cagliari ha dimostrato di saper governare bene e risolvere i problemi concreti dei cittadini. Il nostro auspicio è che tutte le forze che compongono la coalizione, sia nazionali che territoriali, possano condividere questa proposta. Chiediamo in particolare al Partito Sardo d'Azione, che tanto ha rappresentato e rappresenta nella sua storia ultracentenaria per la Sardegna, di voler contribuire alla prosecuzione di un progetto politico di centrodestra, civico e sardista». «Il nostro obiettivo comune - aggiunge FdI - deve essere quello di garantire alla Regione Sardegna altri cinque anni di buongoverno del centrodestra, continuando nel percorso di cambiamento e rinnovamento avviato cinque anni fa dal Presidente Christian Solinas».

E c’è dunque attesa di conoscere la decisione del Psd’Az: restare fermo su Solinas, proporre un proprio candidato o dare appoggio a Truzzu, mettendo così definitivamente la parola fine al braccio di ferro di queste settimane? La decisione oggi, nel corso del Consiglio nazionale convocato ad Oristano.

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